*Come va la ricostruzione? È una di quelle domande a cui, realmente, è difficile rispondere. Se la ricostruzione si misura con i cantieri, potrebbe pure sembrare che stia procedendo discretamente. Se è nei risultati, c’è davvero tanto da fare.
Chiaro che proporzionalmente l’era Legnini sia stata migliore, c’erano i maxi appalti, le grandi opere, le priorità. Oggi il commissario Castelli ha la sfida più complessa, quella di rianimare i paesi, di riportare le persone, di rimettere in funzione anche le cose piccole, ma essenziali.
Solo che non può fare tutto da solo, serve la collaborazione dei sindaci, o forse sarebbe meglio dire la loro capacità. Che non è uguale per tutti, perché si sa, i doni del signore non sono democratici.
Ci si ritrova così di fronte a situazioni desolanti. Come quella della piscina di Montegallo. L’ex perla dei Sibillini, ex con tante x visto che è stata soprassata da Montemonaco, Montefortino (la nuova piscina del campeggio attira ogni giorno centinaia di utenti, ndr) e tante altre realtà vicine, aveva un plus rispetto agli altri paesi: la piscina pubblica.
Si parla tanto di turismo, e lo sa bene il commissario che la piscina è uno dei primi servizi che vengono ricercati, soprattutto da stranieri e famiglie. Bene, sono anni che Montegallo tiene la piscina in stato di abbandono. Ma, si spendono milioni di euro e si sbancano pinete per costruire la base di partenza di un parco avventura.
E poi si progettano faraoniche coperture milionarie per dare un futuro anche invernale alla piscina. Peccato che anno dopo anno questa, da semplice manutenzione, necessiti ora di totale rigenerazione. A essere gentili.
Ecco, questo non va bene, commissario Castelli. E siccome lei è attento ai soldi che destina alle amministrazioni, faccia un giro per Montegallo e si chieda perché dopo anni, quindi non è solo responsabilità dell’attuale sindaco, la struttura più importante dal punto di vista ricettivo sia lasciata in un vergognoso stato di abbandono. I soldi che gestisce il commissario alla ricostruzione sono tanti, vanno certamente usati, ma non buttati. E soprattutto, vanno dati a chi merita.
Rigenerare prima di costruire dovrebbe essere un plus. Quella piscina senza acqua e immersa nelle erbacce, mentre si costruiscono roboanti nuove attrazioni, è un simbolo purtroppo non di efficienza. E lei, senatore Castelli, di certo non è uno a cui piace il fallimento.
*direttore www.laprovinciadifermo.com