FERMO – Mattinata complicata per il sistema sanitario di Fermo. L’attacco hacker al Cup regioonale continua a creare problemi sui territori.
Un esempio è arrivato dal centro analisi collocato nel distretto di via Zeppilli. Un centinaio di utenti, come consuetudine, e la cassa che non funziona. Il che significa che tutte le persone, dagli anziani alle neo mamme, dovranno tornare a pagare e fare una nuova lunga fila, visto che la casa è una, per pagare le analisi e poter ritirare il referto.
Il pagamento, infatti, è stato ricordato che non si può fare online. Due le postazioni prelievo attive con bravissime infermiere impegnate a garantire i prelievi in tempo record, ma chiaramente troppo poche per la marea umana. Necessario quindi un potenziamento.
A pochi chilometri a saltare invece era la luce dell’Inrca di Fermo, con i generatori di emergenza che però non coprono la parte informativa. Terminali quindi fuori uso e molti servizi bloccati. Anche in questo caso, file di pazienti che no possono essere ‘accettati’ o ‘refertati’ per chi era già entrato. Personale in cerca di soluzioni, ma nessun interlocutore diretto mancando direttore amministrativo e ormai da tempo.
“Un banale problema di corrente non dovrebbe mandare in tilt un ospedale” commentavano questa mattina i dipendenti Inrca mentre cercavano di fare fronte ai bisogni degli utenti. Anche in questo caso, come l centro servizi, il capitale umano di alta qualità che sopperisce a disservizi organizzativi.