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Case popolari: regole anti furbetti. Vallasciani: "Investiamo nei centri storici"

17 Dicembre 2019

di Raffaele Vitali

FERMO – “Nuovi modi di lavoro, l’Erap è sempre più vicino alle Amministrazioni e alle persone per dare le risposte migliori e puntuali” sottolinea il direttore dell’Erap Fermo e Pesaro, Sauro Vitaletti che non hanno un aumento di richieste, ma al contempo vedono peggiorare le condizioni delle famiglie.

Al suo fianco il membro del Cda Sandro Vallasciani, che rappresenta la provincia di Fermo nel board regionale. Hanno concluso un lungo incontro con i sindaci della provincia per parlare del regolamento tipo per la gestione delle case popolari, oggi edilizia pubblica sovvenzionata, che vuole agevolare comuni e Ambiti. “Sono state modificate sia le norme regionali, sia le norme statali vigenti. Da qui la decisione di creare un regolamento tipo che i comuni, che hanno margini di discrezionalità per adattarlo, possono utilizzare” precisa Vitaletti.

Tra le modifiche principali ci sono quelle ai requisiti di accesso: “È stata introdotta oltre alla residenza nel comune, quella quinquennale nella regione Marche. È cambiata la norma sul nucleo familiare, entrano a farne parte anche i figli under 26 senza reddito e fiscalmente a carico dei genitori. Si parla anche di coppie di fatto. Ed è stata introdotta l’impossidenza planetaria”. Quest’ultimo è un punto delicato, che alcune amministrazioni come quella di Montegranaro già hanno adottato dall’anno scorso. “Si passa dal non possesso di un alloggio idoneo nel territorio nazionale, al non averlo all’estero”. Si apre la problematica delle verifiche: “Abbiamo Nazioni in cui abbiamo canali di confronto e controllo. Ma con alcuni Paesi è complicato. Quello che conta è la dichiarazione fatta presentando l’Isee, essendo una prestazione sociale agevolata”. Poi spetta all’Erap fare delle verifiche a campione. “Gestiamo 15mila nuclei familiari: Su alcuni requisiti la verifica è tale, per altri a campione con i consolati” aggiungono Vitaletti e Vallasciani che nel Fermano seguono 1250 persone.

I sindaci hanno ascoltato e hanno avanzato anche le loro richieste. “Noi cerchiamo di indirizzare al meglio i nostri interventi, partendo da dove c’è un bisogno maggiore cercando di curare rutto il territorio provinciale. Abbiamo cominciato dagli alloggi invenduti, ora stiamo pianificando nuove costruzioni, cominciando da Porto Sant’Elpidio che andrà in gara i primi mesi del 2020 per 13 alloggi”. Un focus è stato dedicato a Montegranaro, “un confronto continuo e proseguirà a gennaio”, per cercare di mettere a regime tutto il patrimonio disponibile “e ci riusciremo grazie all’ottimo rapporto con l’Amministrazione”.

Un incontro proficuo, apprezzato dai tanti sindaci che hanno passato la mattinata in Camera di Commercio. “Non è più un semplice ‘arrivo, costruisco e gestisco’, ma una concertazione. Anche per questo abbiamo pensato al mediatore sociale, un assistente sociale preparato nell’affrontare le tematiche più delicate facendo da interlocutore tra inquilino in situazione complessa e l’Erap per trovare una soluzione personale. Il mediatore è anche colui che lavora in stretto contatto, più di quanto abbiamo fatto oggi, con gli uffici dei servizi sociali delle amministrazioni comunali” aggiunge Vallasciani. Il servizio è partito il primo dicembre e al momento sta raccogliendo consensi.

L’Erap è anche la speranza per i piccoli comuni che sognano di ripopolare i centri storici in fase di abbandono: “La normativa regionale privilegia il recupero del patrimonio edilizio esistente. E questo è un tassello fondamentale per i piccoli comuni che hanno centri storici meravigliosi ma spesso spopolati. Sempre più sindaci ci chiedono di recuperare spazi per riportare coppie e famiglie all’interno dei centri. Per evitare che le risorse disponibili si concentrino nei comuni più grandi, dove c’è bisogno, si pianificano interventi di Ambito. Ovvero si investe in un paese, ma si aprono quelle case anche a residenti di comuni limitrofi. Per questo stiamo cercando di incentivare ragionamenti di Ambito sovracomunale dedicando risorse specifiche per questo tipo di azioni. Nell’Ambito XIX sono già in atto accordi”. E aumentano le richieste: “Stiamo valutando proposte di diversi comuni, premieremo chi si muove insieme, chi fa rete”. Del resto sono in arrivo importanti risorse dalla Regione, si parla di 30milioni, per il recupero edilizio.

“Come Cda – conclude Vallasciani – stiamo valutando anche l’ipotesi di una graduatoria d’Ambito e non più di Comune per dare una risposta davvero equa. Ma prima bisognerebbe cambiare la legge regionale. Intanto abbiamo stanziato 800mila euro per il recupero degli alloggi inagibili nei piccoli comuni. E poi proveremo a usare il sisma bonus che prevede demolizione e ricostruzione per trovare un accordo con le imprese: noi metteremo il 20%, l’impresa l’80% che però è coperto dallo Stato in detrazione d’imposta”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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