di Raffaele Vitali
AMANDOLA – “Non siamo secondi a nessuno, sia chiaro”. Cielo azzurro e sole per la presentazione della Lista 1 ‘Amandola veramente’ che supporta Lando Siliquini. “Idee e proposte racchiusi nel nostro simbolo: un albero con radici profonde, un tronco di figure umane che si abbracciano e lo fanno fiorire” spiega il candidato sindaco. L’abbraccio è la parola chiave.
Siliquini è soddisfatto “perché su di me c’è stata convergenza di persone complementari dal punto di vista generazionale, dai giovani ai meno giovani, abbiamo quattro donne e più sensibilità politiche: siamo una lista civica”.
E lo ribadisce: la sua non è una lista di destra. “C’è ogni lato, con un centro da me rappresentato”. Lista equilibrata anche a livello professionale. “Il primo obiettivo è ricompattare il paese, creare coesione all’interno e con i paesi vicini. Questa città è la potenziale locomotiva dei Sibillini, ma i vagoni devono restare agganciati” prosegue ribadendo un concetto chiaro a Giulio Saccuti, ‘ex sindaco che fa parte della lista.
Da medico non può che partire dalla sanità: “Non è solo ospedale, è prevenzione e territorialità. Andiamo oltre la struttura di cemento. Servono servizi per non lasciare cattedrali nel deserto tra vecchio ospedale, struttura temporanea e nuovo nosocomio. Porto la mia conoscenza amministrativa e di anni da medico e oggi da consigliere dell’Inrca, con cui potremo interloquire sempre più”.
Su questo interviene anche il consigliere uscente Tidei: “Gran parte della sanità amandolese ci appoggia, abbiamo già individuato figure che saranno referenti sul territorio, penso alla dottoressa Mara Barchetti. E avremo un dialogo aperto con la regione per far sì che entro i primi duecento giorni apra l’ospedale di Amandola con i suoi servizi”.
Come si cambia Amandola? La risposta la dà il candidato Pierluigi Bernabei: “Questo è un territorio con tanti anziani, spesso soli. Sisma e Covid si sono abbattuti con forza, noi dobbiamo ricominciare ad ascoltare la comunità, ci sono problematiche mai emerse. Il sociale è quindi un perno del nostro programma: sappiamo anche che i giovani hanno difficoltà a interagire con il mondo degli adulti. Vogliamo che Amandola diventi il centro non solo dei Sibillini, con una crescita del turismo con programmi di marketing che partano dalle nostre radici, inclusa la dieta mediterranea di cui Siliquini è uno dei principali artefici”.
Verranno riviste le principali manifestazioni del territorio, a cominciare da Diamanti a Tavola “che vogliamo di qualità più alta e che diventi un luogo di idee. Per cui – aggiunge Tidei – cambieremo il format. Noi non vogliamo solo vincere, ma governare per cinque anni”.
A lungo termine, un obiettivo è una casa di riposo, “avendo il 60% di popolazione over 50. Possiamo attrarre coni servizi persone dei paesi limitrofi” prosegue Tidei. Nel dettaglio entra la dottoressa Barchetti: “Ci sono tanti anziani senza supporto, creare un ambiente per gestire anche ‘emergenze’ o comunque dare un futuro dignitoso è determinante. Due ipotesi, pensando soprattutto all’ex ospedale. Ma ne dialogheremo con Regione e Ast”.
Tante questioni sul tavolo quando si parla di salute: “Dobbiamo anche fr comprendere bene alla direzione generale l’importanza di Amandola. Il punto di primo intervento riguarda la montagnaa,il60% degli interventi è per piceni e maceratesi, oltre che turisti. Quando si pensa che il PPI è una concessione si è in errore, per cui abbiamo turni scoperti per metà dei giorni. Un sindaco deve fare di più, pochi ma buoni servizi devono esserci. Che poi il mio sogno sia un polo specialistico, come la pneumologia” ribadisce Siliquini che con l’Inrca porterà di certo nuovi ambulatori.
Si sentono la vera alternativa a dieci anni di amministrazione Marinangeli. “Noi abbiamo un programma che ci differenzia, ho due consiglieri dell’attuale minoranza, ma non voglio dare giudizi. Ho fatto dieci anni da sindaco, potevo restare ma mi sono tirato fuori con una lista di giovani, la feci vincere, entrò Ciaffaroni, credo che dopo dieci anni ci sia tempo di uscire, ma prima bisogna formali i più giovani. Se tanti se ne sono andati, tra cui il capogruppo, la capacità di tramettere conoscenza non c’è stata” chiarisce Siliquini.
Ma un giudizio arriva anche da chi negli ultimi cinque anni ha guidato l’opposizione. “Noi – racconta Tidei – abbiamo visto una persona sola al comando. Anche se bravo, uno non basta mai. Per questo noi puntiamo sula squadra, sol così si vincono i campionati. Di certo Marinangeli ci potrà aiutare dai banchi della minoranza a completare i progetti in essere, noi gestiremo al meglio le problematiche, Lupi e gli altri giovani faranno curriculum politico e saranno pronti per un'unica lista per Amandola”.
Ed eccoli i “miei amici e compagni, termini che ci identificano proprio per le diversità che portiamo dentro una squadra compatta”.
Tiziana Tiberi, avvocata
Giulio Saccuti, ex sindaco e imprenditore
Valerio Tidei, imprenditore e consigliere comunale uscente
Alessandra Peroni, infermiera
Giovannino Ercoli, già consigliere provinciale e geometra
Pierluigi Bernabei per cui Siliquini spende una parola in più: “E’ colui che ha impostato il programma grazie alla sua conoscenza come progettista di livello europeo”
Raffaele Vittori, consigliere uscente, consulente di aziende e professore al liceo Scientifico
Giordano Luciani, artigiano del legno
Giulia Morici, promotrice del territorio
Singh, 18enne, terza generazione della comunità indiana
Martina Gravucci, imprenditrice agricola
Cesare Marinangeli, informatico