SERVIGLIANO – Pochi giorni fa l’incontro degli studenti con Roberto Menia, l’onorevole che con il suo impegno personale ha permesso alle Foibe di diventare una questione nazionale su cui riflettere e grazie al Giorno del ricordo, commemorare.
Il fermano, da questo punto di vista, è parte della storia con il Campo di Servigliano che per otto anni è stato il luogo in cui venivano ospitati i profughi dalmati. Oltre 30milaa ne sono passati per le baracche del campo prima che questo venisse chiuso.
Oggi è un luogo di ricordo, è la Casa della Memoria in cui oltre a raccontare le storie degli ebrei che da lì venivano poi portati nei campi di concentramento, serve a far conoscere l’esperienza di chi aveva dovuto lasciare dall’oggi al domani la sua casa tra fiume, pola e Zara per volontà del governo titino.
Oggi pomeriggio una di queste storie torna protagonista, quando verrà consegnata alle 18 la cittadinanza onoraria a Diego Zandel, nato da genitori che vivevano nel campo profughi di Servigliano. Poi domani, dalle 11 alle 16 visite guidate all’ex campo affidate ai volontari dell’associazione.