di Raffaele Vitali
PESARO – Segna tanto la Vuelle di Repesa. Per fortuna. Ma se vuole evitare di soffrire, nelle prossime partite, l’azione simbolo della vittoria su Varese è l’azione che chiude il secondo quarto. Rimessa per i lombardi, penetrazione e in un attimo l’ala americana dei lombardi si trova chiusa da Charalampopoulos e stoppata da dietro da Cheatham. Due dei giocatori più offensivi che non si distraggono ed evitano che il quarto si chiuda con un sussulto ospite che invece va nello spogliatoio con tanti dubbi (59-44) e la consapevolezza di avere subito un break di 24 a 6 in cinque minuti.
Un secondo quarto segnato dall’exploit di Moretti, che aveva chiuso l’ultima giornata con uno sfondamento ‘generoso’ costato la vittoria a Trento e che ha ripreso invece da dove sa, ovvero facendo canestro e mettendo in ritmo i compagni.
L’ultima azione prima dell’intervallo è il punto da cui Pesaro doveva ripartire a inizio terzo periodo. Perché Varese è una squadra che sa fare canestro. Poi chiaro che se Moretti infila la quinta tripla consecutiva tutto diventa più facile. Soprattutto quando il canestro arriva da un assist di Kravic nato da una palla controllata male dal pivot sotto canestro.
Gira tutto bene, ma non è un caso, semplicemente la Vuelle è concentrata e trasforma ogni errore di Varese in punti (64-46), spesso pure dopo un paio di rimbalzi che Kravic prende sula testa dei suoi avversari o che recupera uno degli esterni più rapido sui palloni vaganti. Ma è vietato distrarsi, Johnson e Brown dalla lunga sono micidiali, ma Moretti non è da meno (73-60).
Il sistema Repesa è oliato, perfino Mazzola non ha timore a prendersi responsabilità, come la finta da tre, palleggio e tiro dalla media che ovviamente va a segno, perché chi indossa la maglia gialla è in fiducia. Squadra ostica la ‘giallorossa’, perché ha giocatori molto abili ad andare spalle a canestro, pur partendo in teoria dal posto dei piccoli.
Pesaro non riesce però a scappare, troppi errori negli ultimi minuti del terzo quarto, in particolare con Delfino che viaggia a velocità ridotta rispetto ai compagni. Ma Repesa ha bisogno di recuperarlo, dopo il lungo infortunio, e lo lascia in campo nonostante l’attacco non giri più. Gli manca l’ossigeno, solo così si spiega il tecnico che prende regalando un libero a Varese con Pesaro in attacco. Varese ne approfitta e con calma, affidandosi al palleggio di Ross, incredibilmente resta in partita. Con dieci minuti da giocare ha solo otto punti da recuperare.
La capacità della Carpegna Prosciutto di non abbattersi dopo un errore è un valore aggiunto. Si può anche subire una tripla da Librizzi, basta segnarne una subito dopo. E questo fa la Vuelle che non trova i punti di Abdur Rahkman ma sono tanti quelli di Mazzola, chirurgico nei momenti più complicati in attacco per i suoi (95-82). Il primo errore dell’ala arriva dopo 36 minuti, ma è un'altra ottima scelta, frutto di una buona circolazione e del fatto che i accompagni si fidano di Mazzola soprattutto quando ha i piedi fermi e ben piazzati.
Con Varese che perde palloni e subisce a rimbalzo, la partita dovrebbe essere già finita. Ma Johnson, che gioca con quattro falli da una vita, ha un altro piano. Canestri in serie mentre la Vuelle per tre minuti va in totale confusione con tanto di penetrazione di Moretti con la palla che tocca la parte superiore del tabellone. In questo caos, Repesa non trova il tempo di fermare tutto con un time out e cercare così di ridare tranquillità e organizzazione ai suoi, impauriti dalla capacità di Varese di fare canestro.
Ad aiutare Pesaro ci pensa invece Caruso, il giovane lungo lombardo nel giro della Nazionale. In venti secondi fa danni come grandine d’estate: infrazione di passi e sull’azione successiva errore da sotto canestro. E così il tabellone resta fermo sul 96-93. A questo si aggiunge invece la tripla da otto metri di Cheatham che rimedia ai 20 secondi di palleggio di Moretti e il due su due dalla lunetta di Valerio Mazzola, senza ombra di dubbio miglior giocatore nel match che la Carpegna Prosciutto porta a casa nonostante la domenica ‘no’ del bomber Abdur-Rahkman.
“Una bella partita, complimenti a entrambe le squadre. Ma non posso dirmi soddisfatto. Avevamo un game play, quando l’abbiamo seguito, rientrando in difesa, siamo stati bravi. Poi abbiamo lasciato troppi canestri facili in transizione e abbiamo sbagliato troppo. Infine, ci siamo impegnati per perdere lasciando il controllo dei tabelloni a Varese. Ma alla fine abbiamo vinto e ora lavoreremo per correggere gli errori” il commento a caldo di coach Repesa che si gode il quarto posto in classifica con Trento e Varese.