*A nome di tutti gli Assessori allo sviluppo economico della Conferenza delle Regioni
e Province Autonome, per rappresentare la forte preoccupazione in merito alla grave
situazione che stanno attraversando le imprese a causa dell’aumento dei costi dell’energia e
delle materie prime, che impone la messa in atto a livello istituzionale di tutte le misure
necessarie per evitare conseguenze ben più gravi per la nostra economia.
A seguito dell’aumento dei costi energetici e di molte materie prime, infatti, si stanno
registrando sui territori allarmanti segnali di rallentamento delle produzioni, dovute alla
forte contrazione dei margini delle imprese che rendono in molti casi antieconomica la
produzione stessa.
Tale condizione potrebbe determinare la crisi dell’impresa e la potenziale
cessazione totale o parziale delle attività, con pesanti riflessi anche sul versante
occupazionale.
Accanto a tale problema si aggiungerà quello derivante dagli effetti contabili delle fatture
per l’energia e le materie prime, per cui l’iscrizione a bilancio di tali costi potrebbe
evidenziare una situazione di crisi e di insolvenza, ancorché l’azienda risulti sana, con
gravissime conseguenze in termini di merito creditizio, accesso agli incentivi pubblici e di
relazioni commerciali con altre imprese della filiera.
Nell’esprimere apprezzamento per gli interventi relativi al contenimento dei costi energetici
inseriti nell’emanando cosiddetto D.L. “Aiuti-bis”, si ravvisa l’esigenza di prevedere una
disposizione temporanea, sul modello di quella più generale di cui all’art. 6 del D.L. 23/2020,
che consenta il “congelamento” degli effetti sulla contabilità societaria che derivano dalle
fatture per i costi dell’energia e da quelle delle materie prime (almeno di alcune), in relazione
ai sovra costi rispetto a quelli del 2019 ovvero, in alternativa, che disponga l’ammortamento
delle spese e dei sovra costi rispetto al 2019 nei 4 anni di bilancio successivi.
Sono certo di una Vostra disponibilità a valutare tali proposte ai fini dell’inserimento nel
suddetto decreto-legge che consentirebbero alle imprese un supporto concreto ed un
alleggerimento rispetto alla loro esposizione sui mercati.
*Mirco Carloni, assessore regione Marche e coordinatore nazionale assessori Sviluppo economico