MONTE URANO – Si avvicina il Bambù Festival di Monte Urano che quest’anno nel parco Alex Langer tra gli ospiti ha Carl Brave, in tour con il suo ultimo lavoro di 19 canzoni che raccontano il rapporto dell'artista con la sua Roma, un rapporto d'amore viscerale che unisce musiche di tutto il mondo.
“Scrivo e compongo principalmente di notte, almeno per quanto riguarda la parte creativa. Di notte nessuno mi chiama, Instagram è fermo, non ci sono rotture; io lavoro da casa, e quello è il momento più prolifico” spiega l’artista.
A 2 anni di distanza dall'ultimo album "Coraggio", Carl Brave riparte da sé e da casa sua, da ciò che è familiare e autentico per raccontare, con uno stile che si apre sempre di più al pop e al cantautorato, un viaggio ricco di storie. È partito il 23 giugno da Bologna il tour estivo di Carl Brave, che lo porta nei migliori Festival della penisola tra giugno, luglio e agosto. E tra questi, c’è il festival di Monte Urano.
Carl Brave al secolo Carlo Luigi Coraggio, classe 1989, è un producer e cantante romano. Istrionico e versatile, con il suo stile sta tracciando nuove coordinate nella canzone pop italiana. Ha già conquistato 40 dischi di platino e il suo canale Spotify conta 3 milioni di streams mensili. Nell'estate 2021 Carl Brave si è esibito all'Arena di Verona e al Teatro Antico di Taormina.
“Per il live abbiamo riarrangiato i pezzi del disco con la mia numerosissima band, cercando di dare una seconda anima ai brani di “Migrazione”. In scaletta durante i live naturalmente ci sono anche i pezzi vecchi, che mi escono dal cuore. Musicalmente mantengo un po’ le differenze tra le mie diverse epoche artistiche, “Polaroid” e “Notti Brave” le ho fatte centinaia di volte quindi cerco di proporle un po’ diversamente, ho voglia di fare qualcosa di nuovo” aggiunge (foto Viviana Berti).