FERMO – Volontari dal cuore grande. Sono le persone che ruotano attorno alla Caritas, la struttura della diocesi che risponde alle esigenze di famiglie, persone sole e intere comunità che non riescono ad affrontare il presente. Da tanti punti di vista. Un mondo che merita il grazie dell’arcivescovo Rocco Pennacchio. “Il mondo della carità è anche la fotografia di cosa significhi destinare l8 per mille alla chiesa. Non è la protezione civile cattolica, ha una funzione educativa in primis, insegnare alle persone quanto sia utile la carità e quanto necessaria” spiega il vescovo.
A guidare la struttura fermana è Barbara Moschettoni: “Nel 2021 abbiamo avuto un aumento del 33% delle richieste, oltre 20mila interventi”. Per lo più distribuzione pacchi viveri, colloqui, distribuzione di vestiario e sussidi per affitti e bollette. “E pensiamo che l’aiuto per le bollette crescerà nei prossimi mesi, al momento sono 69 le famiglie aiutate” prosegue.
In totale sono 1817 le persone che si sono rivolte alla Caritas. “Siamo impegnati anche in progetti di lavoro, tramite colloqui e rapporti con le aziende abbiamo segnalato 38 persone, 13 hanno avviato tirocini professionali”.
Non si ferma il supporto anche verso i giovani: “In pochi mesi abbiamo incontrato 53 giovani e ne abbiamo accompagnati verso il lavoro 18”. Più della metà di chi si rivolge alla Caritas sono italiani e hanno bisogno in primis di una casa. la curia ha messo a disposizione appartamenti nel Fermano, a Civitanova e Potenza Picena e ha accolto una quarantina di persone. “Spesso arrivano situazioni veramente al limite, l’ascolto diventa fondamentale quanto l’aiuto”.
Il sistema si prepara al super lavoro, lo prevede Pennacchio “Crisi economica, guerra in Ucraina, profughi, terremotati e vittime di guerra: c’è un mondo che ha bisogno di noi. speriamo di aumentare il numero di volontari, abbiamo bisogno di persone, soprattutto abbiamo bisogno di giovani che dedichino il loro tempo agli altri”.
Raffaele Vitali