FERMO – Anno complicato il 2020, per tutti, banche incluse. Ma la solidità di un istituto di credito si vede anche da come sa reagire alle crisi, mai come questa volta globali. È il caso della Carifermo che ha chiuso l’anno con il segno più. E se funziona la cassa, lavora la Fondazione con tutto quelo che ne segue: donazioni, sponsorizzazioni e progetti a lungo termine.
“Abbiamo rafforzato il sostegno alle famiglie, alle attività economiche e alle imprese, affiancandole e sostenendole nell’affrontare le nuove ed imprevedibili difficoltà” sottolinea convinto il direttore generale Ermanno Traini.
Parole che sono confermate dai dati. Il primo è quello degli impieghi economici lordi che sono cresciuti del 5,67% toccando quota 1168 milioni. Un numero che va abbinato agli impieghi, ovvero a quello che la banca davvero dà sul territorio, che sono aumentati del 25% (323 milioni).
Il secondo dato rilevante è legato alle misure Covid governative. Sono 3618 le moratorie concesse e 2295 le pratiche erogate utilizzando il fondo di garanzia fino al 100% per un totale di 45 milioni, che diventano 106 per le 399 pratiche coperte dal fondo tra l’80 e il 90%.
Una baca che funziona è una banca che attira risorse e infatti la raccolta diretta è cresciuta del 15,5% (1787 milioni), come l’indiretta del 2,03%.
“La nostra presenza ha costituito un riferimento certo ed affidabile, che ci viene riconosciuto dall’aumento della solidità e dalla continua crescita del numero dei volumi e dei clienti, a cui va il nostro ulteriore ringraziamento” riprende Traini.
Cresce il margine di interesse che si posiziona a 31,2 milioni di euro (+2,7 % rispetto al 2019), mentre cala l’utile netto, in calo a 4,6 milioni di euro (erano 5,9 milioni nel 2019). “Grande attenzione è stata posta alle svalutazioni prudenziali dei crediti per far fronte alle incertezze legate all’andamento della pandemia e dei suoi riflessi sulla economia reale” ribadisce la direzione.
Che la Carifermo sia solida, all’interno del Bilancio approvato dal Cda, lo dimostra la patrimonializzazione che raggiunge il 19,48%, dato che permette all’istituto di non far mancare il sostegno al territorio che ricambia facendo crescere i conti correnti.
“Risultati di squadra. Per questo – conclude il presidente Amedeo Grilli – ringrazio il direttore generale e tutto il personale. Il loro impegno, nel corso di un esercizio straordinariamente difficile, ha permesso di conseguire risultati pienamente soddisfacenti che sono il presupposto per continuare a svolgere il ruolo di prossimità al nostro sistema socio economico”.
Raffaele Vitali