di Raffaele Vitali
FERMO – Solida, sicura, proiettata al futuro. La Carifermo ha approvato il bilancio e i numeri sono tuti con il segno positivo. “Emerge dai dati il ruolo svolto verso le imprese e le famiglie nel delicato momento post pandemico, decisivo per la ripartenza economica” sottolineano il presidente Amedeo Grilli e il direttore generale Ermanno Traini.
Un territorio che ha voglia di ripartire il fermano, anche a livello familiare. Basti dire che su 71 milioni di euro di erogazioni verso le famiglie, la metà è in mutui per l’acquisto della casa. a questi si aggiungono i 191 milioni per le imprese, finanziamenti che includono anche le misure Covid. “Parliamo – spiegano – di un aumento dei finanziamenti del 3,36%”.
Un dato importante per i conti della banca è quello relativo ai crediti in bonis (di poco superiori al miliardo di euro), ovvero quelli che la banca ritiene solvibili. In tempi di discussione sui ‘crediti deteriorati’ che sono quelli che mettono a rischio la sopravvivenza degli istituti di credito, la Carifermo ha visto aumentare quelli ‘buoni’ dell’8,8%, segno di una ripresa economica territoriale ma anche di una capacità amministrativa della banca nel recuperare situazioni complesse.
A conferma, ecco il dato dei crediti deteriorati (Npl) che scendono del 4,11%, con una crescita invece della copertura, in crescita rispetto a dicembre 2020.
“Un eccellente lavoro di team che ha rafforzato il legame con il territorio, basato su un rapporto di fiducia con la clientela. Raccogliamo i frutti di un lavoro svolto su tutti i fronti, senza tralasciare nessun dettaglio, monitorando la qualità del servizio e la consulenza da un lato e, dall’altro lato, prestando grande attenzione alle nostre persone ed ai clienti”.
I conti in ordine permettono di pianificare il futuro: “Il prossimo piano industriale, 2022-2024, vedrà come priorità l’attenzione al patrimonio e alla qualità del credito, agli investimenti in tecnologia e nel digitale, all’impegno verso i temi ESG, quindi legati alla sostenibilità, e alla sicurezza informatica”.
Che ci sia fiducia nella Carifermo e nel suo sistema lo dimostra anche la raccolta diretta, che ha nei conti correnti il suo primo alleato: sono cresciuti del 22,5%. Il fermano medio risparmia, si è passati da 1.787 milioni in conto a 2159, praticamente la Carifermo gestisce più della metà dei risparmi della provincia, visto che dagli ultimi dati di Banca d’Italia si parla di 3,5 miliardi in totale.
Bene anche la raccolta indiretta che passa da 1.278 milioni di euro agli attuali 1.466 milioni (+14,8%), spinta dall’incremento del risparmio assicurativo e previdenziale (+17,8%). “Merito questo di una crescita del servizio di consulenza” precisa Traini.
Saranno contenti anche i soci, visto che l’utile netto tocca i 15 milioni e quindi ci sarà un dividendo in stile pre pandemia. Tra i segni più, l’indice di patrimonializzazione CET 1 che raggiunge il 19,68%, largamente superiore ai requisiti normativi.
“Questo anno ha confermato il ruolo svolto dalla Banca nell’accompagnare imprese e famiglie verso il ritorno alla normalità, evidenziando l’importanza della riduzione del profilo di rischio e dell’aumento della già elevata patrimonializzazione” conclude il presidente Amedeo Grilli confermando l’obiettivo del dg Traini: “Essere accanto a persone e imprese, interpretandone le necessità, per essere facilitatori della crescita del nostro territorio”.