FERMO - “Gli ultimi tre anni ci hanno insegnato che occorre rimanere vigili e pronti ad ogni imprevisto. E per questo le nostre persone sono determinanti, in costante crescita professionale ed attente e sensibili sui mercati che presidiano”. Numeri, ma anche capitale umano: questo il percorso che Ermanno Traini, direttore generale della Carifermo, ha delineato per la banca territoriale.
Il Cda ha approvato il bilancio 2022. Che no può che lasciare soddisfatto il presidente Alberto Palma, tornato alla guida dell’istituto di credito in un anno segnato dalla scomparsa prematura dell’ingegner Grilli.
C’è un dato a cui tengono particolarmente in Carifermo ed è quello relativo ai prestiti alle famiglie e imprese: 282 milioni di euro. “Ci siamo impegnati per sostenerle di fronte all’aumento dei costi energetici e delle materie prime” aggiunge Traini.
Guardando invece ai dati macro, crescono i crediti, che superano abbona demente il miliardo di euro: 1152 milioni, un +4,8% sul 2021. Fondamentale è l’altro numero, che segna una diminuzione, quella dei crediti deteriorati del 9,7%.
“Da novembre ho preso la guida della banca, se siamo di fronte a questo Bilancio lo dobbiamo ad Amedeo, alla sua lungimiranza, il suo impegno, il suo rigore” riprende Palma. Poi ci sono, come anticipato da Traini, le professionalità interne che garantiscono una diminuzione della percentuale degli Npl, ovvero i crediti di difficile riscossione.
Mentre crescono il margine di interesse e il margine di intermediazione e si conferma la patrimonializzazione della banca con un CET 1 ratio al 19,13% (il minimo previsto dalla Bce è 10,5), dato che racconta con quali risorse l’istituto riesce a garantire i prestiti concessi ai clienti e i rischi rappresentati dai crediti deteriorati, i non performing loans (Npl).
“Questo – chiosa il dg Traini – ci permette di continuare a investire in servizi e digitalizzazione che permettono alla clientela di ricevere risposte più rapide e funzionali alle attività. Clientela che poi ci premia”.
Raffaele Vitali