FERMO – Come sta davvero la Fermana? Due partite lo diranno. In mezzo, il Natale e quel capodanno che tutti sperino cancelli i lunghi e difficili mesi che stanno chiudendo il 2023.
Due partite difficili contro Pescara e Carrarese (6 gennaio) quanto stimolanti. La prima, questa sera, contro il Pescara di Zeman. Uno dei santoni del calcio guida i biancoazzurri che viaggiano ai piani alti, ance se erano attesi all’attico che è già lontanissimo e occupato dalla Torres. Hanno 31 punti gli abruzzesi contro i 12 della Fermana. Ma se c’è una cosa che ormai tutti hanno compreso in serie C, è che con Stefano Protti in panchina tutto diventa possibile.
Vedi lo sgambetto alla Juve Next Gen che ha ridato fiducia a un gruppo in grande difficoltà. Ed è su questa ritrovata voglia di emergere che l’allenatore dei canarini punta: “Andiamo in campo a petto in fuori”. Il che significa con la convinzione di poter provare a fermare una corazzata che presenta una rosa da categoria superiore.
Protti deve fare invece muoversi tra infortuni e squalifiche, l’ultima è quella di Fofana che bene stava facendo in mezzo al campo. Che è il settore più forte a disposizione, considerando i piedi di capitan Giandonato, dato per finito tropo presto.
“Un partita delicata, l’ultima dell’anno peer cui daremo davvero tutto. Peccato arrivarci con pochi uomini. Speriamo che in futuro vada meglio”. Che questo significhi averli tutti sani o sperare in rinforzi è tutto da capire.
Gli stipendi pagati hanno evitato penalizzazioni e blocco degli incassi dall’uso dei giovani, ma è evidente che se non ci saranno evoluzioni societarie a febbraio il problema si ripeterà, togliendo così serenità a una squadra che ha tutto per provare a rimontare. Forse quello che manca sono solo i gol. E l’assenza di Montini non aiuta, visto che Semprini si muove bene ma non vede spesso la porta.
“La mia squadra sa bene cosa deve fare, la convinzione non ci è mai mancata. La vittoria sulla Juve lo ha solo fatto capire a tutti” ribadisce Protti. Che incontrerà Zeman, al rientro dopo dieci giorni di ospedale a causa di una ischemia transitoria.
Il tecnico boemo torna in panchina stasera alle 2045, carico come sempre: “Dovrò fare a meno delle sigarette – ha commentato presentando il match - spero di riuscirci. Il pareggio ad Ancona? Forse i ragazzi erano preoccupati per la mia assenza. Devo dire che dopo un intero girone nel complesso mi sarei aspettato di più".
