FERMO I primi passi di Francesco Totti appresso a un pallone sulla
spiaggia di Porto San Giorgio. Il viaggio a ritroso di un regista
malato tra i segreti della sua famiglia. Una giovane donna suadita che
si candida alle elezioni, mettendo sottosopra la comunità dove vive.
Non si arrende alla chiusura dei cinema la Sala degli Artisti. Con gli
spettatori che, almeno per altre tre settimane. non potranno sedersi
davanti al grande schermo, il cinema nel cuore di Fermo aderisce a
#IorestoinSala, il circuito nazionale online nato per supportare le
sale cinematografiche in questo periodo di grande difficoltà.
«Abbiamo trasferito parte dell'offerta filmica online – spiega Andrea
Cardarelli del Circolo del Cinema Metropolis –, ma stiamo lavorando
alacremente dietro le quinte a tanti appuntamenti e importanti
progetti per il futuro della Sala degli Artisti e del Teatro Nuovo di
Capodarco, per non limitarci a sopravvivere, ma a scommettere ancora
sul ruolo sempre più preminente che la cultura deve assumere nella
società».
Si parte, questa settimana, con “Mi chiamo Francesco Totti”, docufilm
di Alex Infascelli, che parte dalla prima vacanza a Porto San Giorgio
del campionissimo, con un filmino in Super 8 nell'estate del 1977. In
programma anche “Cosa Sarà”, di Francesco Bruni, con Kim Rossi Stuart,
e “La candidata ideale”, di Halifa Al Monsour, che era in
programmazione quando il dpcm ha chiuso i cinema.
Per comprare e vedere il film: www.liveticket.it/saladegliartisti.
f.pas.