"Nelle Marche - spiega Giulia Torbidoni, referente dell'associazione di volontariato Antigone che opera nelle 6 carceri marchigiane attraverso sportelli di ascolto e osservatori - tre istituti su sei sono in condizioni di sovraffollamento: Montacuto, Fermo e Pesaro".
Il ricordo di Matteo Concetti, il 25 enne detenuto nel carcere di Montacuto ad Ancona e morto per un gesto estremo il 5 gennaio, ha accompagnato la presentazione a Jesi del report annuale di Antigone Marche
Nel 2024, racconta Antigone, nelle carceri italiane si sono suicidate già 17 persone; nel 2023 sono stati 69 a fronte di una popolazione carceraria di 60.166 persone, con un tasso suicidario in carcere pari allo 0,11%. "Se applicassimo lo stesso tasso di suicidi alla popolazione italiana libera, è come se scomparisse l'intera città di Fano. Un dato enorme", ha aggiunto Torbidoni.
Al 31 dicembre 2023, si trovavano nelle carceri marchigiane 919 detenuti, di cui 136 in attesa del primo giudizio e 408 con pene tra uno e tre anni; 332 sono stati i detenuti registrati a Montacuto di cui 116 stranieri (capienza massima 256), 91 a Barcaglione di cui 37 stranieri, 50 a Fermo con 20 stranieri (capienza massima 43 persone), 104 ad Ascoli Piceno con 24 stranieri, 87 a Fossombrone (2 stranieri), 255 a Pesaro, di cui 112 stranieri e 24 donne a fronte di una capienza massima di 153 detenuti.
“C’è un ricorso eccessivo alla misura cautelare del carcere. "Possiamo prevedere altre strade? Non c'è bisogno di nuove carceri, ma di un sistema che punti alle misure alternative" conclude Torbidoni che ha sottolineato anche il problema stupefacenti, con il 40,7% dei detenuti interessati.