di Raffaele Vitali
FERMO – Un nuovo calendario per i carabinieri. Una copertina colorata con tanti volti che raccontano il regolamento generale dell’Arma, datato 1822. Le tavole sono realizzate dall’artista Sandro Chia della transavanguardia e le storie mese per mese, di vita vissuta dell’Arma, sono state scritte da Carlo Lucarelli. Ogni pagina un’opera e uno scritto per vivere ogni parola giorno per giorno.
La scelta del movimento pittorico di rivalutazione visiva delle istituzioni dopo un periodo di crisi, come quello di inizio anni ’70. Non facile raccontare il carabiniere attraverso le norme che ne disciplinano la vita, dalla caserma ai compiti. “Ogni tavola è molto bella. Si parte dal ‘chi ce lo fa fare’ che racchiude il senso del dovere del carabiniere, con il salvataggio di una persona malata di colera nell’800” spiega il colonnello Marinucci, comdante provinciale di Fermo, per qualche minuto in veste di critico d’arte nella descrizione delle tavole.
C’è poi la carabiniera, nonché madre, che durante un servizio capisce che dentro un camion c’era qualcosa che non andava. E infatti dentro era pieno di cuccioli maltrattati. Lei, appena diventata mamma, pronta con l’udito per il gemito del figlio che coglie il verso dei cuccioli.
“Terzo mese dedicato al pullman sequestrato a San Donato Milanese, con il salvataggio dei bambini partito grazie alla capacità del centralinista del 112”. Arrivano poi le scorte d’onore e sicurezza, con l’immagine che riprende la carica di Pastrengo contro gli austriaci. “Maggio con il carabiniere in bicicletta ispirato al film di Vittorio De Sica vicino a una giovane donna in abito rosso. Rappresenta la presenza dell’Arma anche durante le fiere e le feste” prosegue, affiancato da tutti ivertici dell'Arma.
Giugno è dedicato alla lotta alla criminalità organizzata, agli appostamenti che permettono di scoprire i delinquenti in fragranza. L’immagine scelta è quella della coppia che in realtà nasconde i due militari. “Luglio è il mese dei ‘sequestri’ raccontato con uno dei blitz di successo in Calabria, ispirato forse al sequestro Soffiantini” prosegue il colonnello.
L’ottava tavola è dedicata al carabiniere come funzione di polizia militare, nello specifico durante l’Eritrea di fine ottocento. Settembre, torna in primo piano l’attività investigativa con un focus sulla violenza contro le donne. Ottobre, si torna indietro nel tempo, ai briganti di Scanno.
Ultime due tavole. Novembre raffigura quello a cui tutti sono più abituati: il controllo stradale. La tavola riprende le vicende di una pattuglia in Liguria e la segnalazione con i fari dei controlli in corso, i ‘furbi’ ci provavano fin dal 1976. Dicembre è dedicato al carabiniere donna che deve portare medicine salvavita a una anziana signora. I mezzi sono bloccati dalla neve, lei indossa le ciaspole e riuscire ad arrivare nella casa della signora. Che in realtà le medicine che le aveva, ma sperava di avere compagnia a Natale. E così, la carabiniera scatta un selfie e lo invia ai suoi familiari, perché non sarebbe mai arrivata per la cena.
“È la nostra vita: indagini investigative, tutela ambientale, il ruolo delle donne, la difesa degli animali, il servizio quotidiano tra strada e vicinanza alla popolazione, aiuto dei più deboli e tutela dello Stato” riassume il colonnello. Al calendario ‘storico’ si abbina uno più piccolo dedicato ad alcuni dei luoghi più belli dell’Italia. E sul planning i carabinieri ‘cacciatori’ con basco rosso che pattugliano montagne e zone impervie, addestrati per missioni al limite, a cominciare dalla ricerca dei latitanti. E siccome l’Arma è ormai internazionale, il calendario è tradotto in 16 lingue.