FERMO – Il caporale è finito in carcere. Partiva e ogni giorno faceva il suo giro, si fermava in zona Fratte a Sant’Elpidio a Mare, apriva le porte del furgoncino e caricava otto lavoratori destinati ai campi per raccogliere gli ortaggi. Tutti rigorosamente in nero, tranne due italiani
I carabinieri del nucleo investigativo, insieme con quelli dell’ispettorato del lavoro di Ascoli, sono intervenuti a colpo sicuro, sapevano quando e dove fermare il furgoncino, il mezzo dello sfruttamento del lavoro e dell’immigrazione clandestina.
In manette è finito un 52enne di origini indiane che era solito ‘raccogliere’ i lavoratori tra fermano e maceratese.
Sei extracomunitari erano impiegati nei campi senza alcuna forma di assunzione. Tutti e otto erano sottopagati e retribuiti con importi notevolmente inferiori a quelli previsti dal contratto nazionale e sprovvisti della prescritta formazione. “Anche il loro impiego avveniva in modo difforme alle normative poiché non veniva loro concessa un regolare periodo di riposo per la pausa pranzo” spiega il comando di Fermo.
Per il responsabile è scattato l’arresto con l’accusa di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro aggravato, l’impiego di un clandestino, oltre alla mancata formazione e il mancato rispetto della pausa pranzo. Insieme con l’arresto, convalidato dal Gip, un altro lavoratore di origine nigeriana è stato denunciato per ingresso e soggiorno clandestino nel territorio nazionale.
I carabinieri stano proseguendo le indagini nel settore agroalimentare per verificare connessione con aziende del territorio attenzione su un aspetto evidentemente non trascurabile anche in questo territorio.