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Capitale della cultura, il gran finale di Pesaro è affidato a Neri Marcorè. Super ospite il ministro Giuli

9 Gennaio 2025

PESARO – Come chiudere un anno straordinario? Con 100 eventi in tre giorni, una no stop di musica, parole, mostre, cinema. Una no sto di cultura per Pesaro, che per tuto il 2024 si è fregiata del titolo di ‘Capitale italiana della cultura’. Un titolo che ha condiviso, fin dal primo giorno, con tutti e i 50 comuni della provincia, creando quel progetto territoriale che conquistò l’ambito posto.

Da domani a domenica, quindi, Pesaro è la città dove andare a passare qualche ora. ““Sarà una tre-giorni davvero ricca con iniziative che riempiranno ciascuna delle tre giornate dal mattino alla sera con gli eventi clou sabato nel nuovo auditorium Scavolini e domenica allo Sperimentale con il documentario sulla Senatrice Liliana Segre” spiega il sindaco Andrea Biancani.

Quello di Pesaro è stato un anno straordinario. “I risultati ottenuti da Pesaro e dal territorio sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo avuto decine di migliaia di persone che hanno deciso di visitare per la prima volta il nostro territorio. Soprattutto abbiamo avuto un +30% di presenze fuori stagione. Numeri e risultati che dobbiamo capitalizzare per il 2025 e per gli anni a venire”.

Questa è la vera scommessa, proseguire investendo in cultura e turismo, “anche in vista dell’opportunità di diventare, insieme con Urbino, la capitale Europa della cultura 2033”. Per farlo, il 2025 sarà un altro anno di iniziative, di caratura anche internazionale.

“È stato un anno di grande crescita per tutti, per la città e per il sistema della nostra provincia, anche solo per il modo di raccontarci - incalza il vicesindaco Vimini -. La tre-giorni di ‘Coltiva la Capitale’ è sicuramente un modo per ringraziare tutte le realtà che hanno preso parte a questo anno straordinario, i Comuni, le istituzioni culturali, le forze dell’ordine, i volontari”.

La tre giorni che si apre domani avrà anche la parola pace come filo conduttore, oltre a grazie. “La pace è il valore che ha segnato questo cammino fin dal suo esordio quando per la presentazione del dossier di candidatura all’Auditorium Pedrotti abbiamo scelto come simbolo grafico una foglia di ginkgo biloba in occasione della recente invasione dell’Ucraina” prosegue Vimini.

Per l’uomo che ha diretto questo lungo anno, Silvano Straccini, questi tre giorni hanno una funzione: “Concludiamo la ‘prima fase’ della Capitale italiana della cultura e da qui rilanciamo la palla nel futuro”. per questo da non perdere è la ‘piccola expo’ nel foyer dell’Auditorium Scavolini con il racconto espositivo dei progetti più significativi di Pesaro 2024. Visitabile sabato e domenica, guarda al 2033 e al dossier di candidatura per il titolo di Capitale europea della cultura, “in cui porteremo il patrimonio acquisito di esperienza, di sapere fare, di visibilità e riconoscibilità e rapporti personali e umani”.

Per quanto riguarda la cerimonia di passaggio di consegne di sabato pomeriggio, ospite clou è il ministro Alessandro Giuli, interessante sarà vedere a fianco di nuovo il governatore Francesco Acquaroli e l’europarlamentare Matteo Ricci, possibili sfidanti al voto tra pochi mesi, il tutto in attesa dello spettacolo di Neri Marcorè, che avrà il compito di portare sul palco “il valore e l’incredibile esperienza della “Capitale diffusa” di Pesaro e della sua Provincia, un territorio autentico, creativo quanto laborioso” concludono Biancani e Vimini.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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