FERMO – Non si arricchisce di particolari dettagli la vicenda che sta segnando la primavera di Confindustria Centro Adriatico: l’espulsione di Andrea Santori e Fabrizio Luciani. Ma in una nota ufficiale il presidente Simone Mariani fa comprendere qualcosa in più.
“Purtroppo alcuni comportamenti – scrive Confindustria Centro Adriatico in una nota - non in linea con quanto premesso, hanno turbato nelle ultime settimane la vita associativa di Confindustria Centro Adriatico Ascoli Piceno e Fermo. Si è reso necessario l'intervento del Collegio Speciale dei Probiviri dell'associazione, che ha ravveduto gravi responsabilità nei confronti di alcuni imprenditori”.
Quello che Mariani nella nota fa emergere è un percorso che è durato mesi, che ha portato alla decisione di espellere i due imprenditori fermani. Ma non solo. “Questo è un monito e al contempo un modo per riportare serenità. Infatti, in accordo con il Consiglio generale, ho ridotto la richiesta del Collegio speciale proponendo la sanzione dell'espulsione solo per le due aziende, con l’ulteriore sanzioni della incandidabilità per 24 mesi”.
La richiesta di espulsione avanzata dal Collegio Speciale riguardava anche altri partecipanti a riunioni, secondo i promotori convocate in piena regola, che invece i vertici confindustriali di Centro Adriatico hanno ritenuto non legittime.
L’obiettivo ora è di convocare un nuovo consiglio di presidenza “per avviare ogni azione tesa a riportare serenità all’interno della compagine associativa e rafforzare relazioni e rapporti interni”. Questo almeno in attesa che i due protagonisti decidano di chiarire la loro posizione, che è quella di molti altri imprenditori che fanno parte di Confindustria Centro Adriatico, non solo fermani.
r.vit.