PESARO – Sulla carta, c’è una sola favorita: Cantù. Ma attenzione, Pesaro è la nobile ferita che se vuole ha il potenziale per reggere lo scontro con Cantù. Che magari penserà di avere vita facile visto che ritrova anche McGee, uno che farebbe la differenza anche in serie A.
Si è allenata nella palestra della Celletta Cantù iniziando a testare l’aria pesarese e sciogliere le gambe del suo gioiello, Grant Basile. “Con il passaggio di Basile allo status di italiano potrà aggiungere un ulteriore straniero. È una squadra completa, tra le più forti” ammette Spiro Leka presentando la sfida in programma domani alle 18 a Pesaro.
Il coach ha studiato il ko di Brindisi e ha fatto lavorare la squadra su difesa e ribalzo, i due elementi più deficitari. “Siamo delusi dalla scarsa tenuta difensiva. Cantù è davvero forte, oltre agli americani ha De Nicolao è uno dei più forti del campionato e ha un ottimo nucleo di italiani. Dovremo fare una partita sopra la media, per cercare di regalare una bella vittoria a tutto l’ambiente”.
Coach Brienza ha approfittato dello stop al campionato per recuperare tutti gli uomini: “Abbiamo grande voglia di ripartire e di tornare a giocare, lo faremo contro una squadra importante, su un campo altrettanto importante. Siamo consapevoli che sarà una sfida difficile”.
Da capire se la pausa è servita di più a Pesaro per risolvere i problemi e migliorare le alchimie, quell’altra Imbrò e Ahmad in primis, o più a Cantù che ritrova il suo play americano. Basile è la prima sfida per la difesa di Pesaro, un lungo atipico che potrebbe però stimolare Zanotti: “Pesaro vale più di quello che dice la classifica, ma noi vogliamo continuare il nostro percorso verso l’obiettivo, quindi con McGee in più scenderemo in campo come sempre per vincere”.