AMANDOLA – L’acuto di Iva per il Beato Antonio. Amandola per 48 ore si immerge nelle celebrazioni per il suo patrono: mostra, giochi per bambini, fiaccolata al santuario, Canestrelle e infine musica.
“Per la città è il momento più sentito” ribadisce il sindaco. La venerazione per Antonio Migliorati, sacerdote agostiniano morto nel 1450, è parte di Amandola. Numerosi i miracoli durante i suoi 100 anni di vita, soprattutto nei periodi di siccità. La beatificazione, avvenuta l’11 luglio 1759 ad opera di Papa Clemente XIII.
Durante la rievocazione storica “Le canestrelle”, i fedeli, indossando tipici abiti dell’epoca, portano i cesti pieni di grano in offerta al Beato Antonio. Questa professione di fede verrà raccontata quest’anno in una mostra curata da Giorgio Tassi.
“L’esposizione racconta, attraverso pannelli dedicati, stampe fotografiche e iconografie, la vita del Beato Antonio a partire dalla sua nascita, passando per la beatificazione, fino ad arrivare al momento in cui è diventato un autentico punto di riferimento per la vita religiosa della città. abbiamo scelto come location la cappellina interna al Santuario, vicino agli ex voto.
Questo il mondo del beato, poi c’è la festa. Questa sera spazio alla musica anni ’50 con i The Fuzzy Dice, mentre domenica, alle 15 caccia al tesoro dedicata a Fabrizio. Tutto questo per arrivare a domani: alle 10 rievocazione delle canestrelle, con partecipanti di ogni età; alle 2130 salirà invece sul palco Iva Zanicchi. L’aquila di Logonchio è in tour in tutta Italia e sarà accompagnata da Daniele Ronda e dai Buonavita.
Unica donna a vincere tre volte il Festival di Sanremo, nel 1967 con Non pensare a me, nel 1969 con Zingara e nel 1974 con Ciao cara come stai, ha aperto i festeggiamenti di questo 2022 tornando proprio su quel prestigioso palco con Voglio Amarti, dove ha avuto dal pubblico dell’Ariston il riconoscimento più bello che un’artista possa desiderare: la standing ovation.
Ad Amandola presenterà anche il nuovo disco Gargana che include anche sei inediti e sette cover. “Sono felice di tornare a cantare dal vivo, sono e sarò grata per sempre, non solo a chi mi ha seguita in questa lunga carriera ma anche ai tanti giovani che hanno imparato ad apprezzarmi. Li ascolto, li seguo e credo che abbiamo molto da dire. Dopo due anni, complicati, ritrovarsi e “fare festa” è meraviglioso ed emozionante”.
La due giorni del patrono, è accompagnata dalle fregnacce, piatto tipico di Amandola. “Voglio ringraziare l'infaticabile Pro Loco, la devota Confraternita del Beato Antonio e tutti coloro che collaborano in qualsiasi modo alla realizzazione della Festa, mettendo in campo dedizione, impegno e forte attaccamento alle tradizioni di questa città” conclude il sindaco.
