di Raffaele Vitali
CAMPOFILONE - Si è messo il grembiule, tirato su le maniche, indossato i guanti per evitare contaminazioni esterne e si è messo a girare i maccheroncini sulla tavola di legno, riempiendoli di sugo. L’assessore Guido Castelli ha provato, insieme con il numero uno delle Pro Loco Silla, quello per cui migliaia di persone ogni estate scelgono la sagra dei maccheroncini di Campofilone.
“Parliamo di oltre 16mila pasti e 35 quintali di ragù serviti in quattro giorni, numeri da pre pandemia” esulta il sindaco Gabriele cannella, che ci teneva a far vivere l’esperienza a Castelli.
L’assessore al Bilancio, in procinto di giocarsi la sua chance per il Parlamento il 25 settembre con Fratelli d’Italia, non si è tirato indietro. dopo averli ovviamente provati. Certo, è più semplice se a coordinarti ci sono le ‘signore’ della Pro Loco di Campofilone, quelle che con maestra muovono la pasta sottile come un capello, ma così buona e particolare da meritarsi l’Igp.
“Siamo ripartiti col botto dopo le due edizioni limitate dalla pandemia ed è la prova che i maccheroncini ormai vivono di vita propria. È da questa constatazione che dobbiamo continuare a fare promozione turistica per portare gente a Campofilone mettendo in evidenza le altre peculiarità del nostro territorio: il mare, la spiaggia, la Valdaso, la produzione vivaistica, il vino, l'olio” prosegue il sindaco.
Che non si accontenta del suo prodotto vetrina, vuole di più. “La sagra è il nostro clou, ci permette di riempire il centro storico, ma non ci fermiamo: festa del mare per ferragosto, l’Orto Party con la festa della birra il 18 e 19, per chiudere il mese con il festival del Peperoncino su cui da tempo puntiamo, avendo delle produzioni autoctone di alta qualità” ribadisce Cannella che ringrazia i cento volontari coordinati dall’instancabile Pro Loco.
Per il primo cittadino, anche l’obiettivo di destagionalizzare il turismo, una sfida per tutta la Valdaso che sa fare squadra, come dimostra la presenza dei vertici di Altidona durante la sagra dei vicini di casa. Un primo step lo vivrà il 30 ottobre con ‘Liscio come l’olio’, ma potrebbero proprio essere i corsi con le storiche cuoche un modo per far vivere anche il maccheroncino tutto l’anno. E avvicinare i giovani fondamentali per non perdere la maestria, quel tocco di mano e polso fondamentale per la riuscita del miglior piatto.