di Raffaele Vitali
CAMPOFILONE – C’erano due sindaci, un ex primo cittadino, un piatto di maccheroncini e del tartufo in riva al mare… non è l’inizio di una favola o di una barzelletta, ma l’avvio di un piano che porterà alla nascita della Riviera dei Sibillini, piano inclusivo che coinvolgerà ogni comune. Merito di Ercole D’Ercoli, oggi assessore al Turismo della cittadina costiera, e di Gabriele Cannella e Adolfo Marinangeli, che Amandola e Campofilone le guidano senza campanilismi ma con visione.
La mare monti si costruisce a tavola, prima ancora che in strada. “Ci vorrebbero 40’ per collegare con qualche accorgimento, ma servono fatti e non più parole, i due lati della provincia. Noi siamo pronti a diventare ‘la riviera dei Sibillini’, un brand che unirebbe le due bellezze. Noi siamo la spiaggia della montagna, come lo è Civitanova con l’Umbria, investiamoci” sottolinea Cannella.
Pochi giorni fa, l’incontro in riva al mare tra i due comuni. Cannella, come è nato il progetto?
“L’idea è di Ercole. L’ex sindaco ama creare progetti, e il matrimonio del gusto era un suo obiettivo. Io l’ho aiutato a realizzarla insieme con Marinangeli, che chiamato ha subito detto sì”.
Cosa prevede?
“Il progetto futuro prevede tutti i giovedì sul lungomare un appuntamento con i prodotti tipici. Non ci siamo riusciti per questa estate, intanto siamo partiti con un appuntamento nella piazzetta dei matrimoni. Si sono incontrati i maccheroncini con il tartufo nero estivo”.
Una serata unica?
“La luna rossa uscita alle 21 non è ripetibile (sorride, ndr). Intanto a novembre saranno i maccheroncini a raggiungere i Sibillini per la festa del tartufo bianco pregiato”.
L’accordo prevede anche promozioni comuni?
“Sagra dei Maccheroncini (5-8 agosto) e Diamanti a tavola (versione estiva 23-24 luglio) avranno così una doppia promozione, sula costa e sui Sibillini”.
Chef Aurelio Damiani è il filo conduttore?
“Ci unisce la sua passione. Abita a Campofilone, lo coinvolgiamo quando e dove possiamo. Lo abbiamo portato anche a Como per una serata di beneficienza. E da anni è protagonista ad Amandola, che gli ha affidato la cucina anche quando c’era Bottura. Devo dire che i suoi maccheroncini con ragù bianco e tartufo sono stati qualcosa di meraviglioso”.
Quindi in prospettiva cosa prevede per la sua costa?
“Fare della piazzetta sul lungomare l’angolo dei matrimoni tra coppie, ma anche tra prodotti tipici della Valdaso e delle Marche”.
Con voi c’erano le Istituzioni, il progetto piace?
“Regione, Camera di Commercio e sindaci hanno apprezzato. Noi ci aspettiamo da loro che quello che abbiamo fatto a livello culinario diventi un collegamento a livello di infrastrutture, anche con il supporto dell’onorevole Lucentini. Non solo la Mare-monti di Servigliano, ma anche il tratto da Ponte Maglio a Pedaso, partendo dalla progettazione che è nel cassetto della provincia, con tanto di espropri pronti, e riguarda almeno il percorso dalla costa fino alla cantina Centanni dove si trova il primo ponte sull’Aso”.
