di Raffaele Vitali
MONTE URANO – Igp della calzatura, diversificazione, rilancio del centro storico, tutela del quartiere Incancellata in vista della nuova scuola. Ecco alcuni punti fermi di chi si presenta come la prima alternativa a Moira Canigola e alla sua coalizione.
“Sono un monturanese. Devo difendere il comune e portarlo al cambiamento, che deve essere fatto insieme. Sono un ragazzo di 39 anni cresciuto nel sociale”. Andrea Leoni parte da qui, da una serie di grazie che vanno da chi l’ha scelto alla famiglia fino a chi ci ha messo la faccia in questi anni.
Candidato civico, ma con un’area politica chiara. Si presenta con abito e camicia scelti per il manifesto elettorale, l’immagine deve essere chiara. “Mi hanno contattato dei cittadini. Il mio pensiero politico è diverso da chi governa questo paese. Non disconosco la mia appartenenza” prosegue presentandosi con a fianco con i consiglieri Martina Susino, Denise Di Marco, Massimo Mazzaferro e ora anche Germano Craia. Si uniscono quindi Libertà Monturanese e Cambiamo Musica: “Nasce così ‘Cambiano insieme’. Si ricongiungono due aree con valori e principi comuni”.
Leoni è impegnato nel sociale, nella comunità: “Questa esperienza mi riporta al centro della mia comunità. Vivo a Montecosaro, ma la città la vivo. Questo sia chiaro. Le tasse le pago, non conta dove. Ho una parte di famiglia a Monte Urano. Lavoro in un’azienda privata, impegnata in più regioni d’Italia, ho la passione della comunicazione, ho portato qui una testata giornalistica online”.
Il suo obiettivo è quello di stimolare e rendere la cittadinanza attiva. “Il mio cambiamo è ‘insieme’ perché vogliamo coinvolgere tutti, dallo sport alle associazioni, dai commercianti al cittadino comune. L’amministrazione di oggi ha lavorato, l’impegno c’è stato. Ma serve un cambiamento”. In cosa? “In primis la mentalità. È l’indirizzo politico che deve essere diverso, la macchina comunale funziona, le carte d’identità le fanno. Chi sta dentro è lì da 70 anni, qualcosa di buono lo avranno fatto, non hanno sbagliato tutto. Potevamo però fare di più”.
Pandemia, terremoto, ce l’hanno avuti tutti, lo ricorda: “Ma i comuni confinanti erano nelle nostra situazione e sono ripartiti meglio, anche grazie a una imprenditoria che ha colto le opportunità. Da noi restano i problemi”. Quindi, bastone, “i marciapiedi andavano fatti, sono dovuti”, ma anche qualche carota verso l’amministrazione Canigola.
“Pensiamo alla bandiera lilla. Bene, ma poi un portatore di handicap non può entrare nella sala del centro medico. Noi sposteremo quel centro medico. E questo lo chiede la città”. Non ha dovuto fare il giro dei quartieri Leoni, perché “i consiglieri di minoranza sanno e conoscono limiti e opportunità della comunità. Che oggi vuole le risposte”.
Sa che il centrodestra non ha mai governato a Monte Urano, “ma questa è una sfida. Che parte in salita ma che il mio gruppo giovane e preparato saprà affrontare”. “Siamo civici con partiti che ci supportano, sono il treno ce ci collega con le istituzioni superiori: Provincia, Regione e Governo. Penso a Fratelli d’Italia e Lega. Sono un supporto esterno. Insieme saremo una alternativa”.
Il programma sarà limitato, 25 punti. “Ma saranno quelli che permetteranno a più attori di far rinascere il comune. Noi vogliamo scrivere il futuro, partendo da quanto è stato fatto. Noi sappiamo tutto. E questo ci permetterà di avvicinare Monte Urano ad altri comuni, dobbiamo uscire dall’isolamento degli ultimi dieci anni, fatti di mancata interazione”.
Ascoltare la città è un must di Leoni: “Apriamo un pezzo di via Colombo. Troviamo la soluzione, sperimentiamo l’opzione. Smettiamo di non dare risposte ai cittadini”.
Punt Fermo resta l’Igp delle calzature, una delle azioni di Germano Craia, condivise con la maggioranza. “Noi coinvolgeremo le parti sociali, l’imprenditoria, perché sappiamo che è un valore aggiunto. Vogliamo che Monte Urano sia la cabina di regia nazionale”.
Questo significa anche agire sull’area artigianale: “Ripensiamo quel pezzo di territorio, rivediamo il Prg. Al di là del Tenna Calcinaro ha sviluppato un piano attorno al nuovo ospedale, anche noi dobbiamo farlo, senza restare in silenzio. E quindi chiediamo un ponte tra Porto Sant’Elpidio e Fermo, altrimenti tagliamo fuori la nostra zona industriale”.
E poi c’è la scuola con l’accorpamento di Medie ed Elementari. “Sono rimaste aperte, ma abbiamo perso 40 bambini con le famiglie che hanno scelto altri territori. Ci sono lezioni con zaini fuori dalla porta, perché le aule sono troppo piccole. Chi è andato via spende per dare un’istruzione migliore, ma soprattutto rischiamo di perdere i monturanesi del futuro, perché le amicizie poi li legano ad altri paesi. Un danno per tutti, dalle società sportive all’economia in generale”.
La soluzione è nella nuova scuola. “Ma che facciamo nel frattempo? Affittiamo una struttura temporanea, insieme con l’Isc per garantire una migliore vivibilità e arginare una emorragia, se ne sono andate due classi”. Leoni punta anche sul social housing per tenere giovani coppie in città e anche per supportare chi è in difficoltà.
“Dobbiamo attirare le persone a Monte Urano. Usando al meglio il nostro centro storico, favorendo i nostri commercianti. Bene il marciapiede in via Borgonovo, ma troviamo soluzioni per superare questo momento di criticità che rischia di azzoppare la primavera”.
Inevitabile parlare del cineteatro: “Demolirlo e ricostruirlo è una soluzione, ma ci sono i fondi? Se non ci sono, riapriamolo come è, ma prima acquistiamolo tutto. Noi lo faremo ripartire subito. Se saremo eletti non distruggiamo, valorizziamo quello che c’è di buono e migliorando dove troviamo lacune e criticità”.
In queste settimane il gruppo di Leoni ha intervistato una quarantina di under 34, “nessuno ha detto che resterà a vivere a Monte Urano. E invece noi dobbiamo stimolarli a tornare qui, ad aprire attività, a vivere la città. Facciamolo con risorse e idee”.
Se sarà sindaco, troverà un bilancio in salute e nessuna pendenza. “Una buona amministrazione, ma senza indirizzo politico, incapace di atti di coraggio come quello sul cinema, che altrimenti sarebbe riaperto”. Il messaggio finale è chiaro: “Dateci la possibilità di migliorare quello che c’è attraverso idee politiche diverse e sicuramente più efficaci, che permetteranno a Monte Urano di non diventare una città dormitorio”.
La critica finale è sui soldi spesi per lo stadio: “E’ costato 1.7 milioni e possono entrare solo 90 spettatori con quella somma potevamo costruire un prefabbricato per fare una scuola media in attesa di altro. L’esigenza è far crescere lo sport, ma se perdiamo i cittadini del domani ci faremo poco”.
È pronto Leoni e a chi gli dice ‘non hai esperienza’ risponde secco: “Se non iniziamo, non faremo esperienza, di certo abbiamo competenza e idee alternative sarò in grado? Oggi posso dire sì, perché quindi non c’è uno che decide da solo, ma un cambiamento frutto della condivisione”. Che vede protagonisti gli ex consiglieri, tutti presenti tranne Melonaro che ha però mandato un video di sostegno, e l’imprenditore Craia.
Papabile candidato alle Europee per Azione, che senza esitare ha scelto fi appoggiare il giovane candidato: “Non ci sono soluzioni facili, la politica non deve partire dalle ‘colpe’ ma dalle soluzioni, dal cosa fare per risolverli. Da venti anni parliamo di scuole, di marciapiedi, di Arlecchino, per la Canigola, persona che stimo, fare il programma è elementare, prende quello di cinque anni fa e lo riscrive, perché non ha portato soluzioni. Ma se in azienda parli di problemi, poi pensi alla soluzione e volti pagina. Noi, e Leoni l’ha detto in modo rispettoso per chi c’è oggi al governo, non accusiamo, ma agiamo e per farlo dobbiamo cambiare. Cambiare insieme con Leoni”.