FERMO - “Quando ci si ascolta, si dialoga e si ragiona insieme è più facile trovare la strada giusta”. È soddisfatto Valentino Fenni, presidente della sezione calzature di Confindustria Centro Adriatico e vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici.
Per il settore calzaturiero l’attenzione della regione torna ai livelli massimi, come dimsotrato anche dalla firma pochi giorni fa di un protocllo con la Cina. Del resto, il presidente Francesco Acquaroli viene dal mondo dell’economia e sa bene che le Marche per ripartire hanno bisogno della moda. E per capire cosa serve al settore, l’assessore Mirco Carloni, che ha la delega all’internazionalizzazione, ha puntato sul dialogo con le associazioni di categoria.
“E così che grazie a un finanziamento regionale, in accordo con Assocalzaturifici, la partecipazione a tre fiere sarà gratuita. Parliamo – prosegue Fenni – della Moda Italiana a Kiev e La Moda Italiana ad Almaty, gestite da Assocalzaturifici, a cui si aggiunge quella del “TRA NOI” di Parigi”. Un passo importante in vista dell’ultimo trimestre, che gli imprenditori confidano sia quello del vero rilancio. Le tre fiere vanno infatti in scena tra settembre e ottobre
Dopo un anno e mezzo di virtuale, di appuntamenti online e digitalizzazione, le imprese hanno bisogno di tornare a vendere in presenza. “Vengono abbattuti i costi degli stand, resta a carico dell’imprenditore viaggio e alloggio, ma soprattutto si dà un segnale al sistema: le Marche ci sono e fanno squadra nel mondo”.
Certo, si può sempre migliorare. E Fenni non è uno che si tira idietro quando le cose vanno dette: “Dal punto di vista pratico, riteniamo che il sistema più efficacie per le imprese sia lo strumento del voucher utilizzato dalla Camera di Commercio delle Marche guidata dal presidente Gino Sabatini, Ma possiamo dire solo grazie per il finanziamento regionale, frutto della determinazione dell’assessore Mirco Carloni, che è il riferimento per l’internazionalizzazione, e della collaborazione dell’assessore Guido Castelli e del consigliere regionale Andrea Putzu”.
Ci sarebbe anche un’altra sfida che i calzaturieri lasciano sul tavolo di Acquaroli per non vanificare le ottime iniziative: “Visto l’impegno da parte dell’Azienda Speciale per la Moda della Camera di Commercio di coprire il 50% del costo dell’Obuv a Mosca, considerando quanto le Marche stanno investendo sulla Russia, basti pensare all’incoming di tour operator in corso in questi giorni, quello che mi auguro è che la politica possa incidere su un problema al momento insuperabile: il blocco agli ingressi degli italiani in Russia. Abbiamo bisogno di un corridoio verde, di un accordo che permetta, come accade per i russi in Italia, di tornare a viaggiare e ad atterrare oltre gli Urali”. Solo così non si vanificherebbe quanto di buono la Regione sta pianificando”.