FERMO – ‘Free Girfalco’. Ci credono davvero tutti ora sul fatto che il parco che domina la città debba essere liberato dalle auto. In tempi di cambiamenti climatici, di grandi città che pensano a costruire dei polmoni verdi nel cuore dei centri storici, vedi Firenze o Milano, è necessario tutelare il verde. E Fermo ha la fortuna di avere un parco che guarda al cielo con i suoi alberi storici, belli e fragili, da conservare. A cominciare dal cedro recintato.
Chi passeggia fino al duomo, in queste calde sere, si trova davanti un desolante spettacolo fatto di decine e decine di auto parcheggiate tra gli alberi, sul selciato del parco. E dire che i divieti ci sarebbero. Ma tutto questo finirà, le dichiarazioni sula stampa del sindaco Paolo Calcinaro sono chiare: ci saranno più controlli, perché il parco va lasciato libero salvo in sporadiche occasioni, magari religiose, come accaduto per l’ordinamento degli ultimi vescovi fermani.
In attesa che la città veda sorgere gli ascensori che collegheranno piazza e duomo, bisogna camminare per raggiungere la pizzeria e i giochi. Che tornerebbero così pienamente sicuri, evitando che un bambino inizia aa correre e si ritrovi tra le auto parcheggiate. Tutti d’accoro quindi, a cominciare da Italia Nostra che aveva sollevato il caso in attesa anche di conoscere il futuro della Casina delle Rose, venduta al privato e al momento priva di piani di sviluppo.
“Bisogna pedonalizzare interamente il parco, facendo valere i divieti di accesso presenti nel viale della Cattedrale ed in tutta l’area che la fiancheggia evitando così la sosta di autovetture che in alcuni giorni arrivano persino sopra il selciato del sagrato. Se sono necessarie delle deroghe si abbia la correttezza di definirle e di farle rispettare. Il rispetto del divieto di sosta consentirebbe inoltre di eliminare ‘alla radice’ ha sottolineato l’associazione che trova oggi nelle parole del sindaco piena condivisione.