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Calcinaro e gli altri: l'identikit dell'amministratore locale. "Uomo, under 40 e diplomato" Le Marche possono fare meglio

1 Agosto 2022

FERMO – Paolo Calcinaro, per molti versi, è il volto migliorato dell’amministratore locale tipo italiano. A riprova i dati dell’analisi del centro studi enti locali promossa dall’Adnkronos.

L’identikit è chiaro: uomo di 49 anni, il sindaco di Fermo ne ha 45, con un titolo di studio che in rari casi supera il diploma, Calcinaro è laureato, e con alle spalle un lavoro da impiegato o imprenditore. Le elezioni amministrative dello scorso giugno hanno portato alle urne gli elettori di 971 Comuni. I risultati di questa consultazione, uniti a quelle degli anni precedenti, hanno determinato la nomina di un esercito di 121.386 amministratori comunali attualmente in carica.

Tra loro: 19.547 assessori, 87.133 consiglieri, 1.019 presidenti del consiglio comunale, 618 vicepresidenti del consiglio e 7.452 sindaci. Ma qual è il profilo di questi amministratori? Dalla ricerca effettuata da Centro Studi Enti Locali a partire dai dati del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno, appare chiaro come a gestire la cosa pubblica, nei territori, siano soprattutto uomini (80.240 contro le 40.991 donne) che hanno, in poco meno di 8 casi su 10, almeno 40 anni.

Gli under 20 sono 84, rappresentano lo 0,1% del totale. Nella fascia tra 21 e 30 anni si collocano 10.239 persone (8,4%) e in quella da 31 a 40 un totale di 23.301 persone, pari al 19,2% del totale. Il grosso dei sindaci, degli assessori e dei consiglieri comunali si pone dunque in zona over 40. La fascia di età più rappresentata in assoluto è quella tra 41 e 50 anni (32.431, pari al 26,7% del totale), seguita da quella 51-60, popolata da 29.631 persone (24,4% del totale). Chiudono il cerchio 155 ultrasessantenni, pari allo 0,1% del totale. 

La regione che ha gli amministratori comunali più giovani è la Sardegna: 46 anni e 9 mesi. Seguono: Basilicata e Calabria (46 anni e 10 mesi), Sicilia (47 anni), Valle d'Aosta (47 anni e 7 mesi), Trentino-Alto Adige (47 anni e 8 mesi), Puglia (48 anni e 5 mesi), Molise (48 anni e 6 mesi), Campania e Abruzzo (48 anni e 8 mesi) ed Emilia-Romagna (48 anni e 9 mesi). Hanno mediamente 49 anni e 2 mesi coloro esercitano cariche politiche negli enti locali umbri. Le Marche, come in tante cose, prediligono i ‘vecchi’ e sfiorano i 50 anni, 49 anni e 3 mesi, che invece sopno superati inn Friuli, Piemonte e Liguria.

Se si osserva il titolo di studio, molto bassa la percentuale di laureati che 'militano' nelle giunte e nei consigli comunali italiani. Sono in possesso di un titolo di laurea almeno triennale poco più di 37mila amministratori, pari al 30,9% del totale. Sette amministratori su dieci non sono andati, quindi, oltre il diploma. Nello specifico, sono ferme alla licenza elementare 764 persone (0.6%), alla licenza media inferiore 15.468 (12,7%), a quella superiore 46.584 amministratori (38,4%). Non risultano in possesso di alcun titolo di studio 75 persone (0.1%). La percentuale più alta di laureati si trova tra i sindaci (45%) e tra i presidenti del consiglio comunale (42%). Di contro, solo il 28% dei consiglieri è andato oltre il diploma.

Tra le professioni più rappresentate svolte a margine dell'attività politica, ci sono gli impiegati di aziende private (oltre 8mila), gli artigiani e gli operai specializzati (quasi 5mila), i dipendenti che operano nel mondo pubblico (oltre 4200) e gli imprenditori, amministratori e responsabili di aziende private (oltre 4100).

Tanti anche gli amministratori locali che provengono dal mondo dell'architettura o dall'ingegneria (oltre 3.600), così come gli specialisti in scienze giuridiche (oltre 2.600), ai quali si sommano altri 1.100 avvocati. Quest’ultima categoria è invece una delle preferite tra gli amministratori del Fermano. .

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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