FERMO – Aiuti immediati. I principali arriveranno dallo Stato, poi ci sono quelli che mettono in campo i comuni. Infine l’impegno del singolo. Ecco il quadro che si trovano di fronte i titolari di pubblici esercizi, oltre che di palestre e piscine, ovvero i più colpiti dalle nuove restrizioni ministeriali.
La Cna di Fermo, con il presidente Silenzi e il direttore Migliore, lancia un appello molto semplice: “Sostenere le aziende locali e ad usufruire dei servizi di consegna a domicilio e di asporto”. Questo in attesa che i ristori annunciati dal Governo ieri pomeriggio vadano a buon fine: “Bisogna fare presto perché le conseguenze della nuova stretta governativa legata all’emergenza sanitaria, seppur motivata dalla priorità di garantire la salute, non facciano terra bruciata di tutti i sacrifici compiuti nei mesi scorsi dagli imprenditori”.
Il sindaco Paolo Calcinaro, che guida Fermo, già durante la prima ondata pandemica si era dimostrato sensibile alle problematiche legate al lockdown e aveva trovato risorse nel Bilancio. Ora non può che bissare. “Erogheremo nei prossimi giorni un bonus per piscine e palestre, intanto però mettiamo a disposizione tutti i nostri spazi pubblici all'aperto per poter continuare qualche attività”.
Non solo, a novembre verrà inserita una voce per 150mila euro nel bilancio a supporto della ristorazione che, in questi ultimi anni, sta diventando sempre più un fiore all'occhiello per la città e che già ha visto abbattuta di quasi il 90% la Tari”. Il tutto mentre continuerà il monitoraggio ei confronto con le associano di categoria per agire in caso di emergenze impreviste, magari legate ai ritardi dello Stato. “Più controlli mirati e meno interventi a pioggia avrebbero sortito risultati sicuramente più efficaci sul fronte della prevenzione, ma ora ci muove il senso di responsabilità, quello che i nostri associati dimostrano da mesi, che si tratti di cinema, teatro, centri benessere, commercio o organizzazione di eventi. Non li lasceremo soli” concludono Silenzi e Migliore (foto di ottobre 2020, ndr).
@raffaelevitali