TORINO – Una chiusura di assemblea nazionale Anci particolare per il sindaco Paolo Calcinaro. Che prima di lasciare Torino, dopo essere intervenuto durante un panel dedicato al ruolo dei gemellaggi per i comuni che Fermo valorizza tra Argentina e Germania, ha fatto due ulteriori tappe.” Prima ho incontrato i nostri atleti del Fisdir, impegnati nelle gare nazionali di nuoto. Poi ho visitato lo stand che il nostro Comune, ringrazio l’assessora Cerretani e l’ufficio turismo, ha animato in una delle vie centrali del capoluogo insieme con tanti altri comuni italiani”.
Calcinaro, cosa le lascia la tre giorni Anci?
“Diversamente da altre occasioni, questa è stata più un’assemblea elettiva. Il passaggio dalla vecchia alla nuova Anci, con il cambio dei vertici. Più che altro ci si è concentrati su questo, senza particolari momenti di interlocuzione con il Governo”.
Tanti ministri, è stato utile?
“Quello che mi dispiace è che per il terzo anno né la presidente Meloni né il ministro all’Economia si sono presentati. E quando non parli con loro tutto diventa più complicato, a prescindere dai ministri. Vedete, quando Draghi venne da premier, si parlava del Pnrr e dopo aver ascoltato fece alcune modifiche decisive per i Comuni”.
Le piace la nuova squadra Anci di Manfredi?
“Pur mantenendo la guida di centrosinistra, l’Anci si è riequilibrata. Questo potrebbe agevolare l’interlocuzione con l’attuale Governo. Abbiamo bisogno di dialoghi costruttivi”.
Le Marche hanno preso posizioni chiave (Silvetti e Fioravanti). Se lo aspettava?
“Nel riequilibrio la nostra regione si è trovata bene, avevamo le figure giuste. Per me non c’erano possibilità, sono in chiusura di mandato ormai”.
L’Assemblea Anci è sempre un momento importante per un amministratore?
“Confrontarsi con colleghi, enti e realtà che magari non potresti vedere è sempre utile. In questa edizione c’è stato un po’ meno scambio e soprattutto nulla che ci faccia pensare che i tagli previsti verranno bloccati”:
Mentre lei era a Torino, a Fermo la sua maggioranza si è mostrata più frizzante del solito. Se lo aspettava?
“Diciamo che capisco, avvicinandosi le elezioni, le singole aspettative aumentano. Ma abbiamo ancora più di un anno. Le cose più importanti le abbiamo tracciate, no sarà facile discostarsi troppo dalle scelte fino a oggi sempre condivise”.
r.vit.
