di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE - Pietro Marziali, lo Scatolificio Cima taglia i 50 anni di vita, che effetto fa essere parte della storia del territorio?
“L’azienda, nata nel 1972, è una realtà affermata in tutto il territorio fermano e nazionale. Come famiglia abbiamo voluto festeggiare con tutti i collaboratori tra aneddoti e ricordi”.
Azienda di famiglia?
“Rappresento la seconda generazione. Mio padre l’ha fondata. Oggi sono entrati anche i nipoti. La storia va avanti”.
Quante persone lavorano alla Cima?
“Abbiamo trenta dipendenti. Non ci siamo mai fermati, l’investimento sul capitale umano è fondamentale, abbiamo bisogno delle nuove generazioni. La riprova è il percorso di digitalizzazione aziendale in corso”.
Ma le scatole sono cambiate nel tempo?
“In 50 anni è migliorata la qualità e soprattutto è entrato dirompente il design”.
Chi è il cliente tipo?
“Il nostro primo riferimento sono le griffe della moda, grandi marchi italiani”.
Un nuovo avversario è il caro energia, come lo affrontate?
“Posso dire che non siamo preoccupati, perché da tempo stiamo investendo sulle energie rinnovabili, rendendo sostenibile l’azienda. Certo è che resta un grande problema. Avere scelto di abbinare la tecnologia alla qualità ci fa guardare al futuro con maggiore serenità”.
Marziali, 50 anni sono un traguardo?
“Sono un nuovo inizio per tutta la famiglia e le generazioni che verranno. Si guarda al futuro con investimenti e collaborazioni, sempre attenti ai valori di qualità e rispetto per l’ambiente che da sempre ci contraddistinguono”.
Il territorio lo sentite vicino?
“L’azienda ha un ruolo sociale. Anche in occasione di questa festa abbiamo pensato a chi aiuta tutti ogni giorno, la Croce Verde, e a chi si impegna per gli altri e fa squadra dentro la Casa del Volontariato”.
