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Buyer, influencer e fiere, piano di rilancio di Antonini per il distretto calzaturiero: Atim paga, Assocalzaturifici organizza

21 Gennaio 2025

di Raffaele VItali

ANCONA – “Noi vogliamo mettere al centro dei riflettori le Marche, regione fondamentale per il sistema calzaturiero”. Andrea Maria Antonini, Stefania Bussoletti e Giovanna Ceolini fanno squadra. Penna in mano, fogli davanti e una firma pesante su un protocollo operativo per l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, la presidente di Assocalzaturifici e la direttrice di Atim

È necessario affrontare le difficoltà del settore moda e in particolare delle calzature in modo coeso: “Per noi è un settore strategico, parliamo di know how per cui siamo apprezzati in tutto il mondo, da chi cerca prodotti di qualità” è la premessa dell’assessore allo Sviluppo economico nel presentare un nuovo accordo con Assocalzaturifici.

Il distretto, che ha la sua forza nel Fermano, Maceratese e in parte dell’ascolano “garantisce numeri importanti nonostante le difficoltà sui mercati internazionali. Insieme vogliamo lavorare su operazioni per rilanciare il settore”.

Strumenti base sono gli inventivi alle imprese per innovazione, digitalizzazione e sitiamo sostenendo imprese nella internazionalizzazione, tra fiere di settore e mercati. “Ma non bastava, volevamo nuove opportunità. Insieme con l’Atim diamo vita al protocollo con Assocalzaturifici, associazione più importante nel settore, con cui da tempo collaboriamo, partendo dal Micam. Numerose azioni oggi entrano in gioco, da oggi”.

La presidente Giovanna Ceolini è determinata: “La prima volta che firmiamo un protocollo di intesa con la regione. Per noi è una grande opportunità. Ringrazio il presidente Acquaroli, che è stato sempre vicino ai calzaturieri, ci ha supportato in ogni missione al ministero. E dico grazie ai vicepresidenti, partendo da Valentino Fenni a Giuseppe Camerlengo. Se siamo qui, è per un lavoro di gruppo”.

Perché le Marche? “Una regione in cui risiede il 30% delle imprese calzaturiere e così per gli addetti. Per cui parliamo di una regione calzaturiera fondamentale. Doveroso, da parte nostra, farlo in questa regione. È una delle regioni che ha sofferto i conflitti geopolitici, a partire da quello tra Russia e Ucraina” prosegue la presindete Ceolini.

“Dobbiamo aiutare la regione, qui ci sono competenze che non possiamo perdere. Bisogna produrre e vendere. E poi nelle Marche ci sono aziende con il proprio brand, non è ancora presa d’assalto dai grandi brand, anche se stanno entrando con partecipazioni o acquisizioni nelle vostre realtà. Insomma qui c’è un tessuto fiorente” chiarisce la numero uno dei calzaturieri, oggi alla guida di Confindustria Accessori.

Il protocollo vuole essere davvero qualcosa di operativo: “Tutto è partito da una prima missione di influencer, fatta con la regione Marche, che hanno raccontato la storia, siamo partiti da Kazakistan e Olanda. Da qui la strategia: il protocollo non è che uno strumento che aiuta le Pmi e le aziende in generale a trovare nuovi acquirenti”.

Nel dettaglio ci saranno b2b sia nelle Marche che all’estero, incoming di giornalisti, influencer e buyer. E poi ci saranno missioni ‘educative’ all’estero, con eventi ben mirati in Europa, per iniziare, dove non ci si  ricorda quello che nasce nelle Marche, “regione che ha sempre saputo fare squadra creando gruppi che il mondo ammirava in fiera”.

E poi, supporto alle aziende per entrare e incontrare nuovi mercati. “Eventi fieristici mirati, anche in zona, supporto alla documentazione per poter ad esempio lavorare in America, elementi che spesso le imprese non conoscono”.

La dirigente ad interim dell’Atim, Bussoletti, il protocollo l’ha presentato sui territori ai vari stakeholder, ogni associazione di categoria. “L’esperienza con gli influencer ci ha convinto a mettere in campo attività importanti. Stiamo predisponendo il paino del 2025: incoming sul territorio, in modo da coniugare scarpe a turismo ed enogastronomia, e b2b in location chiave, come Monaco, Stoccolma e Düsseldorf”.

Le risorse le metterà la Regione, o meglio l’Atim, “che non è solo quello che si racconta in tv” sottolinea sorridendo Antonini. “La dotazione la stiamo definendo. La regione acquisisce servizi da Assocalzaturifici, che mette la competenza, i contatti e l’attività operativa. Dobbiamo quantificare la somma da inserire a bilancio, pianificando azioni per due anni”.

Piace il protocollo ai calzaturieri, lo conferma Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo: “Un piano valido che conferma come le Marche siano una regione all’avanguardia”. E chissà che la firma non sia propedeutica anche alla nascita di una grande fiera calzaturiera nel fermano, “possiamo valutarla se la base ce lo chiede, abbiamo due location possibili, il Fermo Forum o Civitanova, ma deve essere qualcosa di necessario e partecipato dalle aziende” conclude Antonini, supportato in questo dalla Ceolini che ribadisce: “La fiera di riferimento resta Micam. Poi possiamo ragionare su eventi importanti, ma l’importante è l’incoming e l’incontro tra nuovi buyer e aziende e uscire dalle impasse di Russia e Ucraina che qui avevano permesso alle aziende di crescere in maniera importante. Non vengono interventi fatti qua, ma Micam resta la fiera internazionale per eccellenza”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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