di Raffaele Vitali
Per tutti il 2024 sarà l’anno del made in Italy. L’ha sostenuto il ministro Urso, l’ha ribadito il presidente del Pitti, l’ha confermato Diego Della Valle e ne è certo anche Raffaello Napoleone, che di Pitti Immagine è amministratore delegato.
“Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024, i primi giorni di Pitti Uomo stanno mandando messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze stiamo registrando una diffusa, grande energia, frutto anche delle calde interazioni personali che si stabiliscono quando una comunità internazionale di interessi e cultura si ritrova in unità spaziale e temporale, e insieme – spiega Napoleone - la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati”.
Qualità nelle collezioni, qualità nell’incoming di buyer e clienti si sono incontrati, alcuni noti altri conquistati proprio con quanto portato al Pitti Uomo. È il caso di Mirial Heritage, il calzaturificio specializzato in pantofole di lusso di Casette d’Ete guidato da Andrea Marozzi. Già diventato un cult per chi frequenta Montecarlo, il brand è entrato in una catena di importanti gioiellerie del nord Italia che abbina ai gioielli le pantofole e dei cappelli Borsalino.
“Continuiamo a investire sui modelli, ampliando ance la collezione delle pantofole da esterno e i primi modelli di scarpe per l’invernale, quelle che permettono di uscire direttamente da casa” spiega Marozzi muovendosi nello stand.
“Questa non è una fiera di ordini, ma poche settimane dopo la mia prima partecipazione sono arrivate le chiamate e i primi ordini. Il Pitti Uomo è un posto in cui se hai il prodotto vieni notato. La mia speranza è entrare in Asia, il Giappone in primis e quest’anno al Pitti sono tanti gli orientali presenti. Vediamo se riusciremo a chiudere nuovi accordi con grandi player come stiamo facendo per la Corea”.
Per Napoleone tutto va per il meglio: “Per noi il lavoro consiste nel mantenere vitale questo equilibrio dinamico, dentro e fuori la Fortezza da Basso, tra l'offerta espositiva e i progetti speciali, proponendo nel proporre una piattaforma internazionale che legittimi ancor più la forza e il prestigio della moda italiana. Speriamo di esserci riusciti anche stavolta".
I primi te giorni si sono chiusi con il 4% in più dei visitatori rispetto a gennaio 2023, aumento dovuto agli stranieri. “Supereremo le 13mila unità, con gli esteri sui 4700. I primi venti paesi in ordine di affluenza (persone) sono: Germania, Regno Unito, Olanda, Spagna, Turchia, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Cina, Grecia, Corea del Sud, Portogallo, Russia, Canada, Danimarca, Polonia, Svezia. Da segnalare soprattutto il costante recupero dei principali mercati asiatici: Cina Continentale e Cina Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Singapore e altri emergenti”.