Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Burrate e mozzarelle, il bianco piace a tutti. Sabelli, 238 milioni di fatturato: "Meno margini, paghiamo di più i produttori di latte"

19 Aprile 2023

di Raffaele Vitali

ASCOLI PICENO - Ma cosa c’è di più solido di una burrata? Sembra un controsenso, ma è la realtà: l’azienda Sabelli, una realtà familiare diventata un player di livello quantomeno nazionale, ha nella burrata il suo marchio di fabbrica. Ed è attorno a uno dei prodotti caseari più delicati e complessi che ha costruito una proposta capace di produrre 127mila tonnellate di prodotti, frutta della lavorazione di 300mila tonnellate di latte fresco.

Due cugini al comando, Simone Mariani e Angelo Galeati, volti di un’azienda centenaria che ha superato i 500 dipendenti, spalmati in quattro siti produttive e otto piattaforme logistiche, che sono il fiore all’occhiello che ha permesso al gruppo di crescere, senza sosta da anni.

E che è così stato capace di chiudere il 2022 a 238milioni di euro di fatturato, in crescita del 34,5% sul 2021. Quello che caratterizza da due decenni l’azienda, se vogliamo dall’ingresso della nuova generazione, è la capacità di no fermare lo sviluppo, il giro di affari da inizio millennio è sestuplicato. Senza mai mettere in discussione le radici, che sono ben salde ad Ascoli Piceno, ma sapendo guardarsi attorno e agire sul mercato, acquisendo i plessi utili per diversificare e guidare lo sviluppo.

Sabelli oggi è uno dei protagonisti del mondo caseario italiano.  ”Il nostro 2022 – sottolineano Galeati e marini, Ad del gruppo e nipoti del fondatore Archimede – era tutt’altro che scontato, perché ottenuto in un anno molto critico e complicato per il comparto lattiero-caseario a causa del forte rincaro del prezzo del latte - dettato da una domanda superiore all’offerta - e dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime”.

Più forti quindi della spinta inflazionistica e della contrazione dei consumi domestici di alcuni importanti prodotti lattiero-caseari (come mozzarella e ricotta) dopo il boom registrato durante la pandemia.  “In questo scenario le vendite dei nostri prodotti sono andate controcorrente e sono aumentate sia in quantità sia in valore, in particolare a partire dal secondo semestre e soprattutto nell’Horeca, che ha visto ripartire molto bene i consumi”.

L’altra scelta, consolidata negli anni, è stata quella di lavorare sul proprio brand, ma anche di produrre in private label, dividendo equamente il fatturato, ma garantendo così la qualità che c’è alla base della produzione aziendale. Perché chi chiede a Sabelli di produrre per il proprio marchio, compra un sistema e un livello che non si mette in discussione.

Nello specifico, nel 2022 i prodotti venduti con il brand Sabelli, che sono realizzati nello stabilimento di Ascoli Piceno, e quelli con il marchio Natura Sincera, prodotti a Treviso, hanno messo a segno un +9% di volume e +30,5% in valore. A livello di private level +14% a volume e +39% a valore.  

“La crescita del gruppo è costruita su questi due pilastri – proseguono Angelo Galeati e Simone Mariani - da un lato ci sono i nostri brand, con cui sviluppiamo innovazione e portiamo valore aggiunto al mercato. Dall’altro ci sono le private label, che ci permettono di fare volumi e di raggiungere anche il mercato estero”.

Come prodotti, la mozzarella pone Sabelli al terzo posto in Italia dietro Galbani e Granarolo). “Ma se si considerano i volumi di produzione, allora Sabelli diventa il secondo competitor in Italia ed è addirittura al primo posto nella classifica delle aziende imprenditoriali di quest’importante comparto del made in Italy alimentare” chiariscono gli Ad.

Chiosa finale per la burrata, di cui i Sabelli rivendicano lo sviluppo grazie alla ricetta storica: solo latte italiano, caglio, fermenti lattici, crema di latte e sale. piace così tanto che da sola ha superato i 16 milioni di fatturato. “L’abbiamo fatta conoscere e apprezzare la burrata in tanti paesi europei, a partire dalla Francia dove oggi il mercato della burrata ha raggiunto quello storico della mozzarella di bufala, sostituendola spesso in cucina.

“Per continuare a lavorare latte di qualità, anche a scapito della nostra marginalità, abbiamo deciso inoltre di aumentare la remunerazione degli allevatori marchigiani da cui lo acquistiamo. La qualità del latte è infatti un fattore determinante per offrire formaggi premium come quelli a marchio Sabelli” concludono i cugini imprenditori.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram