di Raffaele Vitali
FERMO – “C’è chi nel corso della storia hanno cambiato il mondo, uno di questi è proprio Carlo Urbani: un eroe umano dei nostri tempi". Il, consiglio regionale delle Marche ha dedicato la seduta, presieduta da Dino Latini, aa medico che riuscì a identificare la Sars, restandone poi vittima il 29 marzo del 2003.
In piena pandemia da Covid 19 il medico di Castelplanio è il modello da richiamare. Una cerimonia che cade in un periodo triste per la famiglia Urbani, colpita dalla morte della figlia 20enne Maddalena. "Il prezzo che ha pagato Carlo Urbani e il prezzo che sta pagando anche oggi la sua famiglia, a cui vanno il nostro affetto e le nostre condoglianze per quello che vive anche in questo momento- dice Latini- è quello che hanno pagato pochi uomini della scienza e della medicina nel corso dei secoli. Poche persone come Urbani si sono messe a disposizione dell’umanità mettendo la tutela della salute degli altri prima della propria".
E pensando a Urbani, il virologo Roberto Burioni, invitato alla cerimonia, si scaglia contro i colleghi sanitari ‘no vax’: “Credo che l'affronto maggiore alla memoria di Carlo Urbani lo facciano oggi i sanitari che non si vaccinano, che rifiutano la vaccinazione senza motivo”.
Il vaccino anticovid per Burioni è “un miracolo della scienza, un miracolo laico, ottenuto in appena 11 mesi. La differenza tra oggi e un anno fa - ha osservato - è che un anno fa non vedevamo l'uscita dal tunnel, mentre oggi abbiamo vari vaccini e sono tutti efficaci, AstraZeneca ha un'efficacia al 100% nella riduzione delle ospedalizzazioni. Ci sono varianti più contagiose, ma al momento non abbiamo evidenza che sfuggano ai vaccini più potenti”.
Burioni poi si rivolge alla politica: “In un momento in cui la scienza ci sta offrendo una via d'uscita. Ora tocca alla politica. Pur essendo un convinto europeista, secondo me l'Europa sui vaccini ha fatto una catastrofe. L'arrivo del virus è stata una fatalità ora è responsabilità dei politici fare in modo che la vaccinazione avvenga in maniera più veloce possibile per uscire da questa catastrofe sanitaria ed economica. È questo il modo migliore per ricordare Carlo, un medico che ha dato la vita per la scienza, oggi la scienza salva la vita a noi”.
Ha ascoltato il presidente Francesco Acquaroli e poi ha concluso: "Un figlio illustre della nostra terra, un esempio per tutti noi. Un uomo concreto, determinato, sobrio e generoso che ha portato la nostra piccola terra a essere grande e protagonista".