PEDASO - Prima la conferma come fiduciario della Condotta del Fermano, poi l’ingresso nel comitato regionale: Slow Food è sempre più la casa di Paolo Concetti. L’architetto con la passione per i prodotti di qualità per i prossimi tre anni avrà il compito di far emergere sempre più le migliori aziende e le colture speciali della piccola provincia.
“Una sfida che si rinnova e che ha molti aspetti: culturale, sociale e politica. Si parte dalla comunità di cui facciamo parte, ma la visione è sempre globale” spiega Concetti. L’associazione nata con Petrini è un riferimento nel campo delle tematiche inerenti al cibo, alla gastronomia, all’educazione alimentare, alla tutela ambientale e alla sostenibilità.
“La nostra associazione rappresenta un profondo cambiamento nello sguardo come nel modo di abitare il nostro tempo, la nostra comunità parla di ambiente, cibo, alimentazione ed immaginiamo il nostro apporto volontario come un piccolo tassello di una rete globale delle comunità del cibo buono, pulito, giusto”. Per raggiungere risultati serve sempre una squadra efficiente. E il Fermano l’ha ampliata e ringiovanita.
Dal vecchio direttivo guidato da Concetti negli ultimi tre anni arrivano la vice Annalinda Pasquali, Luigi Silenzi, Antonella Romagnoli, Marco Simoni, Caterina Scibè, Claudio Speranzini e Vissia Lucarelli, che saprà dare anche uno sprint social da esperta instagramers. A loro si aggiungono Isabella Cocci, Clelia Marcelli, Alessandra Poggi, Michela Mandolesi e Roberto Perticarini, che è l’uomo delle birre.
“Vogliamo far crescere i cittadini facendoli diventare veri attori del territorio, costruendo reti e nuove geografie relazionali attraverso l’educazione e la formazione permanente, puntando alla ri-generazione e rinnovamento” ribadisce Concetti che aumenta il proprio raggio di azione dopo l’ingresso nel nuovo direttivo di Slow Food Marche che ha scelto come presidente Vincenzo Maidani, avvocato di Cagli.
“La tutela della biodiversità agricola e alimentare, il riconoscimento del valore del cibo di prossimità e della produzione di piccola scala, la sostenibilità ambientale come strumento di tutela ambientale, l'educazione alimentale e lo sviluppo di consapevolezza nelle scelte alimentari da parte dei cittadini: ecco i nostri pilastri” sottolinea il fiduciario regionale.
La sfida di Slow Food ora è di avvicinare sempre più persone accrescendo le alleanze con i produttori. Senza mai perdere di vista il fine: diffondere la cultura del buono, pulito e giusto. il primo impegno per i nuovi vertici regionali sarà con Slowfish, il congresso nazionale che si tiene a Genova. Le Marche saranno in prima fila con il mosciolo di Portonovo. E la cipolla rossa? “Il mio obiettivo – conclude Concetti - è farla diventare protagonista nel 2022 durante Terra Madre”.
Raffaele Vitali