FERMO – Tra poche ore sarà un susseguirsi di ‘cin cin’. Cento cantine marchigiane, con oltre duecento etichette, hanno preparato le bottiglie per conquistare il Vinitaly, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile.
La Regione Marche ha organizzato uno stand di mille metri quadri in cui saranno ospitate, oltre a 49 cantine in collettiva, degustazioni ed eventi. Focus su enoturismo, quale strumento innovativo di attrazione nelle cantine, ma anche centri storici dei borghi delle Marche, con la presentazione di una ricerca dell'Università Bocconi, domenica 2 aprile alle 12:45. E poi si parlerà di export, grazie al legame con la Ice-Trade Agency che muoverà buyer da Regno Unito, Portogallo, Cina, Austria, Paesi Bassi, Francia, Svizzera e Canada.
Le Marche del vino, con circa 14.200 imprese attive nel settore, quasi 18mila ettari di superficie coltivata (con un'incidenza del 39,5% di superfici coltivate in regime biologico) e oltre 800mila ettolitri di produzione annua, si avvicinano a Vinitaly con un'annata particolarmente positiva sul fronte dell'export, grazie a una crescita in valore delle esportazioni enologiche del 25,9% nel 2022, per un corrispettivo di oltre 75,6 milioni di euro.
“Il vino - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Andrea Maria Antonini - è sempre più decisivo per la bilancia agroalimentare marchigiana, grazie a una qualità certificata da 21 denominazioni di origine e un forte orientamento al biologico. Con la legge regionale sull'enoturismo, inoltre, daremo corso a un nuovo progetto che rivoluzionerà l'incoming nelle Marche e punterà a integrare l'offerta turistica della regione”.
Le Marche si caratterizzano per una prevalenza di vini bianchi e, tra questi spicca il Verdicchio dei Castelli di Jesi con gli oltre 134.600 ettolitri, ma altrettanto importante la presenza di rossi e tra questi spicca il Rosso Piceno con 64.000 ettolitri. A questi seguono Offida DOCG e Falerio DOC con circa 31.000 ettolitri, Verdicchio di Matelica DOC con 19.600 ettolitri, Lacrima di Morro d’Alba per 14.900 ettolitri, Bianchello del Metauro con 10.000 ettolitri, Cònero DOC con 9.323 ettolitri, Colli Maceratesi e Colli Pesaresi con circa 7.000 ettolitri ciascuno, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG con circa 6.600 ettolitri, Rosso Cònero DOCG con circa 4.000 ettolitri e 1.900 ettolitri per il Verdicchio di Matelica DOCG.
Sono una cinquantina le aziende che stanno completando la procedura di iscrizione nell'Elenco regionale degli operatori enoturistici («Eroe») e altrettante le aziende che hanno avviato il percorso. Le Marche rappresentano uno dei principali hub sostenibili in Italia, con un'incidenza biologica sul vigneto che ha raggiunto il 39,5% delle superfici, pari a 6.991 ettari su un totale vitato di 17.687 ettari, seconda solo alla Toscana e doppiando di fatto anche la media italiana. Nell'area delle province di Ascoli e Fermo la percentuale delle superfici in regime «organic» ha raggiunto il 46,35%, con 3.849 ettari su un totale provinciale vitato di 8.305.
Una propensione green registrata anche dalla costituzione del distretto biologico unico della Regione che punta a sviluppare la più grande area europea attenta allo sviluppo di una pratica sostenibile e alla salute dei consumatori. Di vino sostenibile parlerà lunedì in particolar modo il nuovo presidente di Amap, il serviglianese Marco Rotoni.
Ci saranno momenti per riflettere sui ‘Giovani wine food lover e le Marche’ e l'Associazione nazionale Donne del Vino. Il Vinitaly per la Regione Marche sarà anche una vetrina per progetti innovativi di agricoltura sociale, dalla Locanda del Terzo Settore Centimetro Zero di Pagliare del Tronto gestita da persone con disabilità alle etichette scritte in braille per i non vedenti e adottate dalla cantina Castrum Morisci di Moresco.
A Verona non si vive di solo vino, visto che in contemporanea c’è il salone Sol&Agrifood. Saranno circa 10 le aziende rappresentate nei settori dell'olio (l'oliveto marchigiano si estende su circa 9.500 ettari e vanta una Dop, quella dell'olio di Cartoceto, e l'Igp Marche, e conta 214 frantoi attivi), della pasta, dei formaggi, dei salumi, capitanati dai consorzi della Casciotta di Urbino e del Prosciutto di Carpegna.
Fra le degustazioni guidate organizzate a Sol&Agrifood e dedicate agli oli monovarietali delle Marche, al Ciauscolo Igp e alla Patata di Colfiorito, spazio agli itinerari della biodiversità agraria regionale e al futuro del distretto Food Brand Marche.
r.vit.