FERMO - Il Corriere Adriatico compie 160 anni. Una notizia in questo tempo di crisi dell’editoria, con quotidiani che sperano di sopravvivere e durano meno di un lustro. In edicola così il classico numero con la cronaca e un inserto speciale con la prima pagina del 5 ottobre 1860 dell'allora Corriere delle Marche.
“Sono passati 160 anni tra le due prime pagine pubblicate oggi – spiega il capo cronista di Ancona Edoardo Danieli -. La fine dell'Ottocento, il secolo breve, il terzo millennio. Sono tre secoli raccontati dal Corriere Adriatico nelle varie denominazioni che ha assunto, perché se è vero che tutto è cambiato, le Marche e il suo quotidiano, no. Sono ancora lì a creare identità e consapevolezza”.
All'interno, un servizio di Lucilla Niccolini ricorda la storia del quotidiano, creato nel 1860 dal governatore straordinario piemontese Lorenzo Valerio, che ne affidò la direzione al poeta e patriota originario di Ripatransone (Ascoli Piceno) Luigi Mercantini e i vari nomi della testata, passata dalle mani della famiglia di Giacomo Vettori a quelle del petroliere di Visso Franco Sensi, fino all'acquisto nel 2004 da parte della Caltagirone Editore.
I giornalisti non si sono mai fermati, «neanche durante la guerra», né di fronte all'epidemia di colera del 1884, «per cui alla stazione di Ancona i visitatori venivano sottoposti a suffumigi», né alla spagnola, e «tantomeno il coronavirus». Tra gli eventi seguiti anche «i ripetuti terremoti», le trasformazioni, sociali, economiche e politiche, lo sviluppo dell'Ente Regione.
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