FERMO – Una task force per rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto alle irregolarità e frodi sulle assegnazioni indebite di borse di studio e alloggi per studenti universitari.
Questo mira il protocollo d'intesa tra l'ente regionale per il diritto allo studio della Regione Marche e il comando regionale delle Marche della Guardia di finanza. Per la Regione era presente l'assessora all'Università e Diritto allo studio, Chiara Biondi, per la Finanza, il comandante regionale, Nicola Altiero, per l'ente regionale il direttore generale Giovanni Pozzari.
Il documento rafforza il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte che ledono degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di sostegno e incentivo, per le quali è già stato perfezionato l'iter di concessione, di competenza dell'ente regionale, con particolare riferimento alle borse di studio e agli alloggi universitari.
"Abbiamo a cuore l'istruzione, strumento prezioso di crescita delle nuove generazioni e la Regione - spiega l'assessora Biondi - garantisce il pieno supporto affinché lo studio sia effettivamente un diritto come stabilito dalla nostra Carta costituzionale”.
Non ha dubbi l’assessora: “Le quattro Università delle Marche sono un'eccellenza, continueremo ad affiancarle offrendo interventi e servizi. Il mondo universitario è un luogo prezioso, qui si formano gli uomini del futuro, la loro personalità, la loro vita nella comunità".
L'accordo parte dalla comune convinzione che sussiste il reciproco interesse a sviluppare una collaborazione, disciplinando modalità di coordinamento e cooperazione idonee a sostenere, nel rispetto dei rispettivi compiti istituzionali, la legalità economica e finanziaria nell'ambito del proprio territorio di riferimento.
Nell'ambito del protocollo, l'ente regionale delle Marche fornirà i dati e le risultanze disponibili ritenuti utili per l'attività di controllo, comunicando gli elementi riscontrati nell'esercizio delle proprie funzioni e segnalando eventuali anomalie meritevoli di analisi e approfondimenti. A sua volta, la Guardia di finanza potrà utilizzare i dati e gli elementi acquisiti per orientare l'azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari, comunicando, nel caso di accertamento di irregolarità o frodi, nel rispetto delle disposizioni in tema di riservatezza delle indagini, le specifiche informazioni rilevate, ai fini dell'adozione dei provvedimenti di competenza.
L'accordo avrà durata fino a luglio 2027 e si inserisce in una più ampia cornice di attenzione istituzionale al corretto impiego delle risorse pubbliche sul territorio regionale, che vede la Guardia di finanza e l'ente fortemente impegnate.