*Durante il consiglio regionale è stato discusso il Rapporto sullo stato di attuazione delle politiche comunitarie per ciò che concerne il settennio 2014-2022, che volge ormai al termine anche per la certificazione della spesa n+3. I pagamenti, infatti, potranno essere effettuati fino al 31/12/2023.
È emerso - cito dal rapporto - “complessivamente un buon livello di attuazione sia in termini finanziari che fisici". Per il FESR si parla di 3060 progetti finanziati, con risorse attivate per ben 561,9 milioni di euro, impegni di spesa pari al 90% del finanziamento europeo totale.
Così come molto buoni sono stati valutati anche i risultati ottenuti nella gestione del FSE, del PSR e del FEASR, del FEAMP per quanto riguarda l’impegno delle risorse, con percentuali sempre altissime.
Un rapporto dal contenuto decisamente positivo, quindi, che dimostra una gestione attenta e performante delle risorse che la Regione Marche ha avuto a disposizione nel corso dello scorso settennio: una programmazione eccellente confermata dai fatti e dai dati.
Finalmente, è stata posta la pietra tombale sulle illazioni e le critiche ingiustificate mosse negli anni da interpreti impreparati come l’allora consigliere di minoranza Mirco Carloni, oggi vicepresidente.
Assodata e ratificata da certificatori terzi la grande performance realizzata nell’impegnare tutte le risorse disponibili, rimane la preoccupazione per la capacità di spendere e certificare queste risorse che la Giunta Ceriscioli è stata in grado di impegnare.
Negli ultimi due anni, infatti, si è registrato un preoccupante rallentamento nei pagamenti, che costituiscono il solo e unico impegno attuale per quanto riguarda il settennio 2014-2020.
Non abbiamo visto l’accelerazione promessa dall’assessore Castelli, anzi, al contrario, se si continuerà a procedere con questa inerzia Regione Marche rischia di perdere una quota significativa dei fondi a disposizione.
L’accorato appello che rivolgo insieme a tutto il Gruppo PD Marche è fare in fretta e fare bene, ne va della sopravvivenza stessa di tante imprese.
*Manuela Bora, consigliera regionale PD