L’equilibrio c’è stato in ogni quarto, anche nel primo in cui Faenza ha dato spettacolo, segnando 27 punti. Hanno fatto paura i canestri, ma la Sutor se gioca concentrata ha i punti nelle mani.
MONTEGRANARO – L’articolo poteva iniziare così: caro Villa, da soli non si vince. Poi, siccome il basket non è una scienza esatta, il play che sembra Westbrook dopo aver fatto pentole e coperchi, buttando però per terra il buono dentro la pentola con delle forzature, a 3 secondi dalla fine, dopo un miracolo del play avversario Bruni, segna la tripla di tabella da nove metri che fa esplodere la Bombonera. Ci sono voluti 45’ per decidere il migliore tra Premiata e Faenza, ma al termine chi urla sono i giovani del Sutor fans club, tanti e caldi come una volta, dietro il tabellone che con i numeri rossi decreta il 98-96.
Una gran bella partita, due squadre con alcuni elementi degni di giocare per vincere il campionato. Grandi e grossi i romagnoli e così i lunghi della Sutor hanno dovuto girare al largo. Panzieri lo sa fare e con il tiro da tre punti ha salvato il suo match, Polonara non ha più né gambe né mano per farlo ed è stato schiacciato da Klyuchnyk, Sgobba e i fratelli Tiberti.
L’equilibrio c’è stato in ogni quarto, anche nel primo in cui Faenza ha dato spettacolo, segnando 27 punti. Hanno fatto paura i canestri, ma la Sutor se gioca concentrata ha i punti nelle mani. Lupetti è illegale quando riesce a costruire il suo tiro, magari dopo un blocco e un palleggio. La mano è morbida, anche se sbaglia la palla resta vicino al ferro dando così una chance ai compagni di prendere il rimbalzo. Come ha fatto mister utilità Di Angilla per il canestro dell’85-80 che sembrava chiudere la partita.
Poteva vincere già al 40’ la Sutor, se solo il tiro da tre dall’angolo di Lupetti non fosse finito sul ferro. Poi il supplementare con Villa che segna dieci punti e Lupetti 3 dopo l’unico errore di Bruni, una infrazione di passi, che poi il play romagnolo cancellerà con cinque punti consecutivi. Tanta Sutor, ma soprattutto tanta Bombonera: calda, piena, felice.
Il lungo applauso finale premia tutti. poi, se si vuole andare oltre le statistiche dei punti, domani Ciarpella dirà grazie al suo fratellino, l’unica vera ala della squadra, che penetra e scarica, ma soprattutto ha imparato a difendere, anche contro quelli più grandi. E infatti, per chiudere con un ultimo numero, il suo è il più alto plus minus della squadra (+10).
r.vit.