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Blockchain Unlocked, Tod's e Pastificio Mancini professori per un giorno al Polo Urbani di P.S.Elpidio

9 Aprile 2025

PORTO SANT'ELPIDIO – “The trust machine”. Così l’Economist, celebre settimanale inglese, definì la blockchain al suo debutto. Passano gli anni, ma non cambia la percezione che c’è nel consumatore sulla tecnologia che ha creato catene di collegamento intangibili, utili all’inizio per le criptovalute, funzionali oggi a ogni settore dell’economia.

Ne hanno parlato, durante un incontro organizzato dai docenti del Polo Urbani di Porto Sant’Elpidio, imprenditori ed esperti. Il tutto davanti agli alunni delle sezioni 1Q, 4A, 5A, 5B ITE di P.S. Elpidio e della quinta ITE di Montegiorgio.

La Blockchain Unlocked era il titolo della mattinata, parole difficilmente traducibili ma che indicano “una tecnologia che permette di registrare e condividere transizioni in modo sicuro e trasparente”. Il compito di rendere pratico quanto spiegato da Elisa Ballini, dottoranda dell’università di Macerata, e da Carlo Verdini, coordinatore del corso ICT dell’ITS Smart, sono stati Cristiana Papiri, IT Demand manager della Tod’s, e Lorenzo Settimi, key account, marketing e comunicazione del Pastificio Agricolo Mancini.

LA TAVOLA ROTONDA

“Educare gli alunni alla blockchain significa prepararli ad affrontare le sfide future e a cogliere le opportunità che questa tecnologia può offrire” ha introdotto la dirigente Laura D’Ignazi ringraziando i due docenti che si sono impegnati nell’organizzazione, Roberto Concetti e Mariù Moro.

‘Chi di voi conosce la blockchain, alzate le mani’. È iniziato così l’incontro e nessuno degli ottanta studenti in sala si è fatto avanti. Ma dopo due ore, vissute con grande concentrazione, gli alunni sono usciti con più di una idea sulla tecnologia che è arrivata nel 2009 ma che è esplosa solo negli ultimi due anni.

Papiri ha portato come esempio, posizionandone una anche sul tavolo, la D-Bag, la borsa che ha fatto la storia dell’azienda di Della Valle, diventando compagna inseparabile di Lady D. è il primo oggetto creato dagli artigiani dotato di passaporto digitale. “Un Dpp che garantisce il consumatore, permette all’azienda di tracciare ogni passaggio, aumentando anche la sostenibilità di ogni fase, e di creare perfino un prodotto gemello virtuale” ha sottolineato l’ingegnera.

Moda e agroalimentare, ha ricordato la dottoranda Ballini, supportata in sala dalla ricercatrice Giovannetti, sono i due settori che prima di altri hanno investito nella catena virtuale. Mancini, con i suoi 1200 ettari di grano e gli 8 milioni di fatturato, è ormai leader a livello internazionale. Negli anni non han mai fermato gli investimenti, rendendo la produzione sempre più sostenibile, packaging inclusi. In questo percorso si è inserita la blockchain, con tanto di qr code sul pacco di pasta che permette ala consumatore di sapere tutto su quello che andrà a mangiare. “Abbiamo creato il pacco parlante che non mente, visto che ogni dato è automatizzato e rielaborato da una piattaforma interna” ha spiegato Settimi.

“Ulteriore obiettivo quello di sensibilizzare gli studenti, i docenti ed i professionisti sulle potenzialità offerte dall'indirizzo Tecnico-Economico, evidenziando come le discipline che lo caratterizzano (Economia, Diritto ed Informatica) siano fondamentali per formare figure professionali in grado di interpretare e affrontare le sfide del mercato del lavoro moderno, non ultima, appunto, quella della blockchain. Un indirizzo che coniuga competenze tecniche e manageriali, rispondendo alla crescente domanda di professionisti capaci di operare in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso” sottolineano i docenti.

Ad arricchire la mattinata anche gli interventi del presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani, tra i primi aa credere al format 4+2 di cui l’Urbani è uno dei modelli in regione, e del responsabile Cna Sicurezza e Ambiente, Massimiliano Felicioni. Con loro anche due figure di punta dell’Ufficio scolastico regionale, Alessandra Di Emidio e Carmina Pinto, e il presindete dell’ordine dei commercialisti Roberto Vittori.

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