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Birre, Slow Food mette in vetrina le Marche. Concetti: "Il vero distretto è tra Fermo e Macerata, cresce la qualità"

13 Luglio 2022

di Raffaele Vitali

SANT’ELPIDIO A MARE – La birra piace sempre più. D’estate è immancabile. Nasce così la guida edita da Slow Food che verrà presentata venerdì a Sant’Elpidio a Mare e che al suo interno ha 19 produttori marchigiani, seguiti passo passo da Carlo Cleri, responsabile Marche per la guida.

Paolo Concetti, responsabile Slow Food Fermo, i migliori produttori delle Marche in mostra nel Fermano, soddisfatto?

“Un punto di riferimento a livello nazionale. Siamo all’ottava edizione e la aspettano produttori e consumatori. Noi ci impegniamo a far riavvicinare il consumatore al prodotto vero, a quell’artigianato che porta profumi e sapori non standardizzati, ma frutto di una produzione naturale”.

Presentazione a Sant’Elpidio a Mare, perché?

“La consapevolezza che le Marche stanno crescendo da anni. Abbiamo due birrifici che negli ultimi anni primeggiano nel concorso ‘Birraio dell’Anno’, ovvero Mukkeller e Mc77. Sono le punte di diamante di un mondo interessante in cui brillano anche i monturanesi Styles e Birraformante di Sant’Elpidio”.

Cosa caratterizza la produzione regionale?

“Di certo ce ne è una grande concentrazione tra le province di Fermo e Macerata. Se vogliamo è qui che c’è un distretto della birra. Da qui la decisione di presentare a Sant’Elpidio, nel locale ‘in old bar we trust’ che è segnalato come locale del ‘buon bere’ e che ha saputo creare una comunità a Casette d’Ete. Hanno una grande varietà di spine montate, segno di attenzione e investimento”.

Criteri particolari per stare nella guida?

“Un conto è la guida, un altro è l’associazione a livello locale, quindi non sono io a stabilirli. Ci sono tecnici e responsabili a livello nazionale con criteri di valutazione molto rigidi. Quello che emerge è che la qualità dei birrifici marchigiani è molto alta. Sono rimasti fuori quest’anno molti produttori interessanti, ma sono certo che è solo un rinvio”.

Come funziona la due giorni, 15 e 16 luglio, a Casette d’Ete?

“Degustazioni e laboratori. Venerdì musica live e sabato la presentazione ufficiale alle 19. La guida riconosce la chiocciola alle aziende eccellenti e slow per la qualità e costanza dei loro prodotti, per il ruolo svolto nel settore, per i valori identitari e per l’attenzione al territorio e all’ambiente. Le chiocciole della nuova edizione sono state assegnate a 38 birrifici e 3 produttori di sidro. Le regioni maggiormente riconosciute sono il Piemonte e la Lombardia, seguite da Veneto e Marche”.

Stare nella rete Slow Food ha anche un peso commerciale per le aziende?

“Non dimentichiamo che la nostra è la prima guida a livello nazionale. Chiaro che è un riferimento e infatti le tre aziende fermane saranno presenti insieme con quelle delle altre province. E proprio per dimostrare che le Marche contano arriva anche il responsabile nazionale, Eugenio Signoroni”.

Cresce l’attenzione nel Fermano verso Slow Food, aumentano i soci?

“La pandemia ha ovviamente creato problemi. Noi siamo in crescita, lo dimostriamo anche con gli eventi sul territorio. Spero presto di tornare ai cento iscritti di pre Covid. Si avvicinano sempre più chef e produttori, di certo l’indirizzo globale va verso la direzione per noi normale: c’è consapevolezza in chi orbita nel mondo slow food, uno sa quel che compra e noi agevoliamo il percorso formativo con degustazioni e approfondimenti”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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