FERMO - "È di questi giorni la notizia della realizzazione di un grande impianto di produzione di biometano e compost nella Valle dell’Aso, tra i comuni di Force, Montelparo e Santa Vittoria in Matenano. Molte sono le voci di preoccupazione per i contraccolpi che questo potrebbe comportare all'importantissimo distretto agro-alimentare del territorio. Non dal punto di vista sanitario, perchè la legge impedisce la realizzazione di impianti nocivi o inquinanti, ma dal punto di vista dell'opportunità logistica. Penso che su questo la politica non debba sbagliare. Serve una scelta consapevole e condivisa".
A dirlo, in una nota, è il senatore del Partito Democratico Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione.
"Pur essendo un’iniziativa imprenditoriale privata - prosegue il senatore - , questa scelta ha una valenza politica. Il nuovo impianto avrà un impatto importante per i decenni a venire. Nella scelta vanno coinvolte a pieno titolo le amministrazioni locali, i cittadini e le imprese, in particolare quelle agricole e turistiche. Coinvolgimento che significa innanzitutto trasparenza e informazione. Bene quindi l'incontro promosso dalle Provincie di Fermo ed Ascoli con i sindaci. Anche la Regione deve ascoltare i territori. Perché non si tratta di un insediamento industriale qualsiasi: la nuova centrale andrà a gestire una quantità di rifiuti compostabili pari a circa un terzo di quella attualmente utilizzata in tutta la regione Marche".
Infine Verducci conclude: "È noto che il biometano può ridurre le emissioni sfruttando le reti gas esistenti e contribuendo a incrementare la produzione nazionale. Ma occorre far sì che questo sviluppo abbia ricadute positive sul comparto agro-alimentare locale, promuovendo un modello economico fondato su sostenibilità e circolarità delle risorse impiegate. La previsione di un import massiccio di rifiuti organici da fuori Regione Marche rischia di rompere il modello della circolarità, appesantendo la viabilità locale – già fortemente critica– e l’inquinamento da mezzi di trasporto pesanti. Ogni aspetto va valutato e approfondito. Non può esserci scelta senza una piena condivisione dei comuni e dei cittadini, nell’interesse dello sviluppo della Valdaso e della montagna, rispettandone la vocazione agricola e turistica".