FERMO - Hanno valori chiari e anche un’area di campo ben definita: son i candidati consiglieri regionali dell’Udc. In testa c’è l’amandolese Moreno Bellesi, che si definisce ‘l’uomo nuovo’. Al suo fianco il dottore della politica, Giambattista Catalini, e poi due donne che rappresentano il mondo dei professionisti, l’avvocato Lucia Parlatoni, e della sanità, l’infermiera Caterina Donati.
“Dobbiamo rimediare al lavoro di una amministrazione regionale che ha lasciato attorno a sé il deserto delle imprese. E non servono le giustificazioni del virus o del terremoto, l’economia con la giunta Ceriscioli andava male anche prima, basti pensare che le esportazioni nel settore calzaturiero ad esempio, strategico per il fermano, perdeva il 7% di mercato tra il 2015 ed il 2016” tuona Bellesi.
Che fa capire come il lavoro sarà al centro della politica dell’Udc in caso di vittoria del candidato governatore Francesco Acquaroli. “La sanità è desertificata nelle aree interne, il sisma ha colpito duro e d è tutto ancora fermo, la ricostruzione non è partita, la siccità è un problema enorme vi sono acquedotti da mettere a posto” gli fa eco Catalini.
Per Parlatoni e Donati va rimessa al centro dell’attenzione la famiglia, vero pilastro della società, così come per dare risposte concrete ai fermani servono nuove specializzazioni per il Murri. “bisogna ritrovare l’etica in politica: niente doppi incarichi, chi vuole candidarsi prima si dimette e poi si candida, questo è etico, non approfittare della debolezza degli altri, senza paracadute” ribadisce riferendosi a Mangialardi, presidente Anci.
Dopo la presentazione, la prima uscita pubblica, simbolica e carica di significato: l’omaggio a Giorgio Perlasca, il “Giusto tra le Nazioni” che salvò la vita di oltre cinquemila persone strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Hanno scelto Montefortino, dove l’amministrazione ha dedicato all’eroe un mausoleo per ribadire i valori della democrazia e della solidarietà.
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