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Beko, la politica si compatta per salvare il lavoro. "La crisi delle Marche è ancora più profonda, servono azioni concrete"

2 Dicembre 2024

COMUNANZA – La Regione arriverà al Mimit il 10 dicembre per affrontare la crisi della Beko forte di una risoluzione unitaria votata da tutto il consiglio regionale. Al tavolo siederanno insieme con Francesco Acquaroli i governatori di tutte le regioni in cui si trovano degli stabilimenti, i sindaci, per le Marche Comunanza, Fabriano e Ancona, e sindacati. Che oggi, dop il voto in consiglio, si sono ritrovati a Comunanza per un’assemblea pubblica abbinata al consiglio comunale aperto. "Non possiamo permetterci di ridurre la capacità produttiva né di perdere un elemento cruciale della nostra industria manifatturiera. È essenziale riconoscere l’importanza dell’occupazione, sia diretta che indiretta, che Beko offre nel Piceno. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire un futuro sostenibile per questo stabilimento e per la comunità circostante” ha sottolineato Acquaroli di fronte ai lavoratori.

L'atto condiviso durante il consiglio regionale, che prende le mosse da vari atti ispettivi presentati dal Pd, dal M5s e dal presidente dell'Assemblea Dino Latini, impegna il presidente Acquaroli e la giunta a “intraprendere tutte le azioni necessarie per scongiurare le chiusure ed i ridimensionamenti degli asset produttivi in atto nelle Marche; in particolare attivarsi con il Governo e i ministeri competenti per l'applicazione del golden power e altre misure verso Beko Europe, utile a tutelare l'occupazione, considerato che la crisi del settore elettrodomestici e in particolare del 'biancò coinvolge non solo le Marche ma altre due regioni con oltre 2mila esuberi diretti”.

La risoluzione chiede all'esecutivo anche di attivarsi presso il Governo “a sostegno del rifinanziamento, se del caso rimodulato, dell'Accordo di Programma per l'area di crisi industriale complessa 'A. Merloni 2' che comprende il territorio fabrianese.6; e affinché venga rifinanziato l'accordo di Programma per le Aree di Crisi Complessa 'Fermo-Macerata’ e 'Val Vibrata-Valle del Tronto-Piceno’, nella quale è ricompreso il territorio di Comunanza; ad avviare con il Mimit negoziati utili a definire contratti di sviluppo per investimenti sopra i 20 milioni di euro a sostegno delle aziende marchigiane coinvolte dalle crisi aziendali”.

La risoluzione impegna la giunta a »supportare, con azienda e parti sociali, ogni iniziativa utile per rendere competitiva la produzione degli elettrodomestici nelle Marche, per sviluppare e potenziare l'ambito Ricerca e Sviluppo del settore e dare risposte produttive e occupazionali a tutti i siti coinvolti del Gruppo Beko. “Noi il 10 dicembre – ha ribadito l’assessore Aguzzi - a chiedere di rivisitare interamente il piano industriale che non può essere minimamente accettato dalla Regione Marche e che non può essere accettato dall'Italia”.

Soddisfatto, ma non del tutto, il Partito Democratico: “Il voto unanime è un fatto positivo, ma occorre che adesso la Regione Marche faccia di più, pretendendo dal governo italiano interventi risolutivi, specie per quanto riguarda la tutela dei livelli occupazionali”.

A preoccupare è lo stato generale dell’economia marchigiana: “La crescita economica nel 2023 si è attestata allo 0,6%, ovvero sotto la media nazionale, è crollato il credito alle aziende, è cresciuta la cassa integrazione, che nella provincia di Ascoli Piceno è aumentata addirittura del 111%, mentre la produzione industriale nel terzo trimestre del 2024 è scesa del 3%.

La crisi della Beko, della Fedrigoni, così come le difficoltà della Electrolux e dell'intero comparto moda - afferma il Gruppo Pd - colpiscono pesantemente soprattutto quei territori posizionati all'interno del cratere sismico che da tempo sono sottoposti a processi di deindustrializzazione costati già la perdita di migliaia di posti di lavoro. È evidente che occorrono interventi strutturali e di ampia prospettiva per ridefinire e rilanciare il nostro modello di sviluppo economico”.

Tra le azioni, l'istituzione, come fatto altrove, della Zona Logistica Semplificata; l’uso del Golden Power; il rifinanziamento  delle Aree di Crisi Complessa.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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