BRUXELLES – Il lavoro di Matteo Ricci, come europarlamentare, entra nel vivo durante l’incontro con Apostolos Tzitzikostas, il nuovo commissario ai trasporti. Un buon inizio, considerando che Ricci è vicepresidente della commissione trasporti, turismo e infrastrutture.
“Le sue parole dimostrano una convergenza con le priorità del nostro gruppo. Dalla necessità di portare avanti il Green Deal con una visione di trasporti sostenibili, fino alla protezione sociale dei lavoratori e dei cittadini coinvolti in questa trasformazione” ha sottolineato il pesarese, che ha lasciato sul tavolo del greco anche delle critiche.
“Senza risorse finanziarie adeguate, rischiamo di non riuscire a realizzare nessuno di questi obiettivi. Le belle parole da sole non bastano. È ora di agire. La presidente Von der Leyen le ha affidato un compito ambizioso: creare una rete di treni ad alta velocità che colleghi le capitali europee. Un piano di quasi 600 miliardi di euro. Ma ce ne sono solo 20 stanziati. Una somma irrisoria rispetto alle sfide che abbiamo davanti, è evidente – ha ribadito Ricci - che serve molto di più”.
E ha poi aggiunto: “Quale è la sua posizione sulla creazione di un meccanismo permanente, simile al Next Generation Eu, che garantisca finanziamenti stabili e sostanziosi per gli investimenti sostenibili nei trasporti? Poniamo una questione di coerenza e di impegno”.
Il commissario greco su questo punto ha preso ovviamente tempo, ma è stato esaustivo su molti punti, tanto che alla fine è stato promosso dai coordinatori dei gruppi politici nella commissione Trasporti del Parlamento europeo.
Il placet è arrivato anche dopo le domande di Carlo Ciccioli, l’altro parlamentare europeo marchigiano, a cui il commissario ha risposto in maniera netta: “La regione alpina è importante per il commercio europeo e per il mercato interno. È molto negativo il fatto che ci troviamo in situazioni come nel caso del Frejus che è stato chiuso per cause naturali. Farò in modo che quando si verificano problemi di questo genere la Commissione sia presente. Mi impegnerò a discutere con gli Stati membri affinché queste situazioni vengano risolte”.
Nel suo quesito, l'eurodeputato di Fdi aveva evidenziato che “l'interruzione totale o parziale dei traffici ferroviari e su gomma nel quadrante strategico alpino e mediterraneo (Fréjus, Monte Bianco, Gottardo) penalizza gravemente soprattutto l'Italia e la fluidità dei traffici Nord-Sud Europa. Serve una task force per risolvere le frequenti e sistematiche interruzioni che causano gravi danni economici alle imprese”.
Durante l’audizione Tzitzikostas ha aggiunto che “le regole sullo stop all'immatricolazione di nuove auto a benzina e diesel nel 2035 sono chiare e sono state fissate anni fa, c'è chiarezza di mercato, certezza e stabilità: le aziende hanno ancora undici anni per poter raggiungere obiettivi in modo progressivo. Il target al 2035 consente anche la presenza di veicoli ibridi e plug-in, non stiamo creando un elemento di rottura, non c'è elettrificazione al cento per cento. Non possiamo rallentare i progetti già avviati: dobbiamo aiutare l'automotive a realizzare la transizione e raggiungere gli obiettivi”.
Raffaele Vitali