PESARO – Prima certezza per l’A2 di Pesaro: Matteo Tambone non sarà più il capitano. La guardia salirà su una aereo direzione Sassari. Irrinunciabile infatti l’offerta dei sardi, in primis perché permettono a ambone di restare i serie A.
In attesa che la società definisca i suoi organigrammi, l’unica certezza è il contratto che tiene Maretto in maglia biancorossa, anche se “non ci siamo parlati” come ha detto il giovane esterno. Il poco spazio maturato quest’anno l’ha scottato, ma un progetto serio in cui il minutaggio è garantito, se meritato, potrebbe evitare ogni sirena di squadre più ricche.
Contratto da 1+1 è quello di Andrea Cinciarini. Il che significa che a uscire può essere il play oppure la stessa Carpegna Prosciutto. Se invece l’intesa sarà trovata, probabilmente con un adeguamento economico verso il basso, si proseguirà insieme. Cinciarini potrebbe diventa così l’uomo in missione, quello che può riportare la serie A.
Quello che deve essere chiaro a tutti è che per fare un campionato di vertice, servono italiani d’esperienza, non c’è tempo per scommesse, salvo un paio di giovani già strutturati, come è appunto Maretto. Quindi evitare di perdere tutti quelli in rosa quest’anno, Mazzola sarebbe il lusso da provare a permettersi, sarebbe già un passo avanti.
Discorsi che però sono vuoti fino a quando no sarà definita la guida tecnica. Evitare di commettere gli stessi errori del passato, ovvero costruire squadre non adeguate al coach e soprattutto cambiarle poco prima di modificare anche chi si alza dalla panchina e dà indicazioni.
Assodato che non sarà Giacomo Baioni l’head coach, in un mondo normale la scelta cadrebbe su cesare Pancotto. Per più motivi. Il primo è che a discapito dell’età, il coach sangiorgese è giovane di idee e di fisico. A Napoli negli ultimi due anni ha fatto miracoli, da primo e da vice.
Per il resto parla la carriera. Pancotto ha esperienza in A2, e non è un dettaglio. Pancotto sa allenare e far crescere i giovani, vedi Pecchia e tanti altri che oggi brillano in A. Trav l'altro ha anche esperienze manageriali, messe inmostra sia a Cremona sia con la Poderosa Montegranro in A2.
Si vedrà, di certo aumenterebbe anche l’identità marchigiana di un squadra che ha bisogno del massimo calore per riempire anche nel 2024-2025 la Vitrfrigo Arena. Così come bisogna ragionare sulla drigenza, Cioppi o non Cioppi è la domanda? Nel caso in cui ci fosse una casella che si libera, su piazza c’è Alessandro Giuliani, natio di Vicenza, fresco di esperienza a Scafati, pronto anche a una sfida intrigante come quella di ricostruire il futuro di Pesaro.
r.vit.