MONTEGRANARO - Qualunque sia la serie, il derby tra Sutor e Porto Sant’Elpidio ha sempre il suo fascino. È quella partita che vale ben più dei due punti, che alla fine si porta via Montegranaro (73-63). E sono importanti per la classifica, oltre che per il morale.
Per coach Castorina è la conferma che i suoi stanno crescendo, terza vittoria di fila. In primis Merlini che ha tenuto il campo al meglio contro giocatori del calibro di Torresi e Stanzani, facendo dimenticare in fretta i falli di Catakovic, che si è poi rivelato prezioso nel quarto decisivo.
Un derby tra roster molto diversi: la squadra di Andrea Masini, che alla Sutor ha fatto il Dg, è pura esperienza, con giocatori come Fabi che in serie C dovrebbero andarci solo per salutare qualche amico in campo per poi andare a giocare in campi nazionali; la squadra di Castorina è freschezza, ritmo, giovinezza. Anche questo spiega l’incapacità dei gialloblù di chiudere prima un match che hanno sempre controllato.
Ma ogni volta che raggiungevano gli 8-10 punti di vantaggio, Fabi o Boffini in penetrazione, giornata no al tiro da fuori, riuscivano a ricucire (dal 28-20 al 30-26). E se non erano i piccoli, ci pensava Torresi che se sbaglia il primo tiro, no ha problemi a riprovarci e segnare.
Ma è in questi momenti che la Sutor prova anche risorse inaspettate, come il canestro e una palla rubata da Verdecchia, che con la grinta compensa la piccola stazza. Nel terzo periodo Fabi tiene a galla i suoi, ci mette del suo anche Lucero con triple allo scadere che tagliano le gambe alla difesa dei veregrensi (50-45). Che hanno il merito di non perdere la concentrazione.
Soprattutto a inizio quarto periodo, quello che Masini sceglie di giocare con Sagripanti come uomo difesa, rinunciando a un po’ di pericolosità in attacco. Scelta che alla fine non paga nonostante i tanti palloni vaganti recuperati, perché se Nessi una palla la perde per il pressing di Sagripanti, poi altre tre le trasforma in assist al bacio per Contini e Catakovic (66-55) che mantengono quegli undici punti di vantaggio frutto di un mini break a fine terzo periodo, quando si è acceso anche Gasparini, la guardia spedita nelle Marche da Pillastrini.
Il massimo svantaggio raggiunto dopo una bomba di Quinzi non spegne la voglia di rimonta degli elpidiensi, che quando restano connessi diventano insuperabili a centro area. Nel finale Merlini disfa e poi fa. Uscito dalla panchina dopo sette lunghi minuti, prima commette un ingenuo fallo su Alessandroni, preferito per il finale a uno stanco Torresi, sul tiro da tre che però vale solo un punto al Porto Sant’Elpidio. Poi, subisce fallo in attacco dopo un guizzo a rimbalzo
Cresce la pressione dei biancoblu, ma finalmente arriva anche la palla a Contini che ha la mano più educata tra i dieci in campo, che sia dalla media o dalla lunga distanza. Quello che forse deve ancora essere chiaro a Castorina, che ha dato una bella identità ai suoi, è dove gioca in campo Contini, perché per troppe azioni i compagni se ne dimenticano. Come in tanti si dimenticheranno delle scelte di Alessandroni, improvvisamente diventato primo terminale offensivo di una squadra che in Fabi e Boffini dovrebbe invece avere nel finale i suoi uomini da rimonta.
Raffaele Vitali
