MONTEGRANARO – Lo scalpo più bello. Marco Ciarpella, uno degli allenatori con l’aplomb più marcato, questa volta può esultare. Dall’altra parte del campo c’è uno degli idoli di gioventù, Valerio Amoroso. Sembrava immarcabile, ma alla fine ha vinto lui, il coach cresciuto a Montegranaro. Primi due punti in classifica per la Sutor proprio contro la corazzata del girone. E siccome due li aveva regalati il girono della befana, questi quasi valgono doppio.
Una prestazione di squadra, in cui i mattoncini sono sti messi uno dopo l’altro. Senza eroi, a meno che non si voglia parlare di Romanò e della sua prestazione monstre al tiro. Ma se c’è chi segna, c’è chi prende ribalzi e nelal Sutor che ha vinto a roseto non sono stati i pivot, ma il capitano Minoli. Che non fa canestro e allora ha capito che era il caso di usare il suo fisico per fare legna. Se poi a questo si aggiunge la prestazione balistica di Cipriani e la freddezza di Gallizzi per l’ultimo canestro dopo che Amoroso aveva rimesso tutto in discussione, il gioco è fatto.
Vince 74-77 in uno dei palazzetti storici d’Italia la Sutor Decathlon e ora con convinzione guarda al futuro, sapendo che ha sempre due giocatori in infermeria che prima o poi torneranno. E da oggi Civitanova e Giulianova sono di nuovo a due punti di distanza e questo rende tutto più bello.