PESARO – La squadra è arrivata a Scafati. La Carpegna Prosciutto sfida la Givova in un match molto delicato. Per la classifica, per il morale dei giocatori, per quello dei tifosi, per cancellare qualche dubbio all’interno della società.
Coach Meo Sacchetti arriva al match con una settimana di allenamenti in cui ha potuto inserire al meglio il giocatore che ha voluto per cambiare il ritmo di gioco, McDuffie. Il 4 che si muove da 3 ha mostrato il suo repertorio già nel ko di domenica. È atletico, ama andare a rimbalzo, ha un buon arresto e tiro, non disdegna le triple. Detto così, un top player. Vedremo domani a Scafati.
I padroni di casa sono una squadra ostica, plasmata a inizio stagione dall’amato ex Sacripanti e oggi allenata da Matteo Boniciolli con il supporto del veregrense Marco Ciarpella. Squadra ostica perché grossa fisicamente e con tanti giocatori che hanno punti nelle mani.
Il gruppo è stato scosso dall’addio di David Logan, il professore che come pochi sapeva inventare anche da fermo un canestro. Ha scelto di lasciare il basket, stupendo tutti. Ma Scafati non si è persa d’animo e nel giro di 24 ore ha preso Blakes, esterno di peso che bene ha fatto a Pistoia, chiamato a gettone per sostituire Varnado.
Settimi in classifica sono e in alto vogliono restare. Ma non è solo questione di Blakes, Scafati all’andata ha espugnato la Vitrifrigo al termine di un match finito al supplementare, mostrando un super Pinkins e tanti muscoli sotto canestro. Ecco che arriva la prima scelta tecnica di Sacchetti: puntare su Totè e magari anche Mockevicius o impostare la gara sulla corsa, provando a far stancare il leader dei campani, Alessandro Gentile?
I primi minuti di gara già diranno molto del piano partita. Di cui fa ancora parte Matteo Tambone. Il capitano questa settimana ha animato i social. Lo vuole Trapani, ed è vero. Anzi, stando ai siciliani è cosa fatta. La capolista di Legadue vuole tornare in serie A e per farlo ha bisogno di esperienza e mani sicure. Quelle che Tambone ha mostrato di avere anche in A, tolte le ultime complicate settimane.
L’uscita di Tambone dal roster libererebbe una fetta importante di budget e permetterebbe alla società di comprare una guardia, anzi una combo-guard con punti nelle mani da far giocare al posto e con Cinciarini.
Che Sacchetti stia cercando di rianimare gli americani è evidente. Come è diventato però a lui chiaro che ha pivot di qualità da far rendere al meglio. Serve un compromesso, quello che le prime giornate dell’ex Sassari non hanno mostrato.
“Ci siamo allenati bene, ho visto quell’aggressività che è mandata domenica. Noi abbiamo bisogno di fisicità e cattiveria se vogliamo vincere le partite, chiunque sia l’avversario” ha spiegato ai suoi coach Sacchetti che ai suoi manda un altro chiaro messaggio: “Contro Brindisi non abbiamo giocato come una squadra che deve salvarsi”.
Tradotto, domani, palla a due alle 1730, si attende ben altro. Diversamente dall’ultima fase di Buscaglia, ora la rosa è lunga, quindi falli, intelligenti, si possono fare perché i cambi non mancano. Sempre che il coach i suoi uomini li usi, vedi Visconti. Che potrebbe essere uno di quelli favoriti dall’eventuale cessione di Tambone.
“Ma voglio di più, da ognuno. Bamforth deve fare canestro, così apre spazi per tutti. Tutti devono dare di più, anche in difesa” ribadisce il coach che prepara la mossa Cinciarini su Gentile, sperando di ridurre la capacità di pensiero del figlio di Nando, sapendo però di rischiare così se si mettesse spalle a canestro. Ma in quel caso, il sogno del coach, dovrebbe esserci l’aiuto di Totè e compagni. Altrimenti i tanti minuti in panchina diventano meritati.
r.vit.